“Io, prof discriminata per l’emiparesi”: il caso di Maria Erminia Maglio, insegnante della provincia di Avellino, invitata a non esercitare la propria professione – come racconta il padre, professor Giovanni Maglio – a causa del suo aspetto fisico, dopo aver fatto il giro dei media locali, è approdato anche sulle reti nazionali.
Ma andiamo con ordine, la 33enne, laureata in Produzione Animale con 110 e lode, con un dottorato triennale e con l’abilitazione all’insegnamento, nominata supplente a Brescia, è stata costretta a rinunciare al posto di lavoro su invito del dirigente scolastico dell’istituto lombardo.
La sua idoneità all’insegnamento, tuttavia, era stata già certificata dall’azienda sanitaria locale di Avellino e dall’Università di Bari. La ragazza decide comunque di tentare un concorso pubblico in Piemonte, ma a presiedere l’esame trova lo stesso dirigente scolastico dell’istituto di Brescia. Maria Erminia viene scartata e ora il padre chiede che l’esame della figlia venga risostenuto.
Sulla vicenda il deputato e vice presidente nazionale di Scelta Civica, Angelo D’Agostino, ha predisposto un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Istruzione affinché venga fatta chiarezza.
Oggi pomeriggio invece Maria Erminia, accompagnata da papà Giovanni, ha raccontato l’intera storia durante la trasmissione in onda su Rai Uno, Estate in Diretta, versione estiva de La Vita in Diretta, intervistata dal giornalista Salvo Sottile.
Alla fine della puntata è stata reiterata la richiesta: “Il Ministro dell’Istruzione faccia rifare l’esame a mia figlia”.