Interventi sulla rete e ‘sassolini nelle scarpe’: parola a Maselli

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Avellino – Nessuna congruenza tra costi e ricavi: così l’Alto Calore Servizi paga lo scotto di una tariffa bloccata da sei anni contro un aumento del 32% registrato nel resto del Paese. Ma non si tratta del solo deficit che grava sull’Alto calore Servizi, bersagliato, negli ultimi tempi, ‘su’ e ‘da’ più fronti.
Tra le polemiche sollevate quella relativa ad un presunto ‘finto rinnovamento’. Da qui il presidente Franco Maselli – depoliticizzazione a parte – ha cominciato a togliersi, come si suol dire, i sassolini dalle scarpe.
“In questo caso il rinnovamento è nella mentalità. Questo ente sarà gestito seguendo i criteri della chiarezza e della trasparenza”. Nessuna accusa formale ma un passaggio emblematico: “Negli ultimi due mesi ho dovuto firmare 8milioni di mandati di pagamento maturati dal dicembre 2007 e bloccati insieme a numerose gare d’appalto. Forse qualcuno aveva tutto l’interesse a dimostrare un buono stato di salute, solo apparente”.
Tra le altre cose l’ente è stato ‘colpito’ sotto il profilo dei guasti alla rete idrica: “Si distorce una questione di giustizia e la si fa diventare spauracchio di chi vuole fare solo terrorismo”. Sull’argomento il presidente non ha mancato di chiarire: “Le perdite di maggiore criticità sono state registrate a Cervinara e ad Ariano Irpino. Per quanto riguarda il comune delle Valle Caudina abbiamo in parte già risolto. Per il Tricolle ci attiveremo con soluzioni tampone fino per poi operare in via definitiva. Sulle emergenze ci siamo, non siamo assenti”.
Tre gli interventi valutati a tal propositi:
il primo, a breve scadenza, prevede un lavoro di ricerca per individuare le perdite e recuperare acqua da immettere nel sistema;
il secondo, a media scadenza, prevede interventi in via sperimentale, in project financing, per attivare interventi sulla portata d’acqua e sostituire i tratti di rete interessati alle perdite;
il terzo, a più lunga scadenza, prevede l’installazione di microsensori per la misurazione della portata d’acqua, in modo tale individuare le parti interessate dalla sovrapressione e ridurre la portata qualora vengano registrati guasti o perdite.
L’Alto Calore, inoltre, ha già inviato una nota ai sindaci-soci per illustrare loro i tratti di intervento affinché gli stessi Comuni offrano la propria collaborazione dal punto di vista economico programmando lavori compatibilmente con il budget a disposizione delle casse municipali.

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