Intel NUC Ghost Canyon e Compute Element: il PC nel mini PC

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Ghost Canyon NUC di Intel e la sua scheda Compute Element sono stati due dei componenti hardware più interessanti mostrati dall’azienda al CES 2020. Anche se sono prodotti molto piccoli, rappresentano le più importanti novità per i PC con fattore di forma ridotto.

Cosa sono il NUC e il Compute Element Ghost Canyon di Intel

Ghost Canyon NUC di Intel è un mini-PC (noto anche come PC barebone, e i migliori sono nella classifica di shoppable.it) che segna un nuovo approccio modulare per questo genere di dispositivi. Laddove i precedenti Intel NUC avevano le proprie schede madri, Ghost Canyon NUC è essenzialmente una shell con un alimentatore, oltre a una speciale scheda di base che accetta il Compute Element, un vero e proprio PC realizzato su una scheda PCI Express. 

In teoria, se si desidera aggiornare il NUC di Ghost Canyon, è sufficiente rimuovere la vecchia scheda Compute Element e inserirne una nuova, il tutto, come si può intuire, in modo semplice e veloce. La scheda base mette a disposizione anche due slot PCIe 3.0 x16 e uno slot PCIe 3.0 x4.

Intel Compute Element presenta una CPU mobile Core i5, Core i7 o Core i9, oltre a due slot per moduli RAM e due slot M.2. Sebbene alcuni venditori abbiano affermato che i due slot M.2 sulla scheda Compute Element sono SATA, i documenti pubblicati da Intel affermano che possono essere configurati o come SATA o NVMe, a seconda del driver che viene installato. La scheda è dotata di una camera di vapore per il raffreddamento, più una piccola ventola. Non manca un chip per la connessione Wi-Fi 6. Il barebone che si basa su Compute Element è l’Intel NUC 9 Extreme Kit – NUC9i9QNX.

Cosa c’è di speciale nel chipset Compute Element?

Intel ha affermato che tutte le schede Compute Element saranno basate sul chipset CM246 per le sue CPU Xeon, anche se ha un chip Core focalizzato sul mercato consumer.  Il vantaggio per i consumatori saranno le 24 linee PCIe disponibili offerte dal chipset CM246, rispetto alle 16 del chipset HM370 nato per il settore consumer.

Connettore a 10 pin della scheda base

La maggior parte dei barebone PC sono dotati di alimentatori SFX o SFX-L all’interno dello chassis. Anche se gli alimentatori sembrano essere pronti per l’uso, la scheda madre (o meglio scheda base) Intel è alimentata da un connettore a 10 pin non standard. Non è rendere difficile la vita alle persone: è probabilmente una decisione obbligatoria per mantenere gestibili le dimensioni della scheda.

Per fortuna i produttori di alimentatori affermano che il connettore a 10 pin è solo una combinazione di alcuni dei pin di alimentazione degli alimentatori standard. Un semplice cavo consentirà di adattarsi facilmente agli alimentatori in commercio al giorno d’oggi.

Il Core i9 Compute Element per i videogiocatori

L’elemento di calcolo più costoso utilizzato nei mini PC con scheda Compute Element presenterà un Core i9-9980HK con il suo TDP di base impostato su 65 watt che arriva solo per un breve periodo fino a 105 watt. Ciò dovrebbe produrre velocità di clock abbastanza elevate per la maggior parte del tempo, e andrà in concorrenza con la maggior parte dei laptop da gioco. Non si avranno performance che si possono avere con le CPU AMD Ryzen 3000 o anche i chip Core i9 desktop, ma per la maggior parte dei giochi, potrebbe essere una configurazione decorosa.

Compute Element, una vera novità nel mondo PC

Con la scheda Compute Element, Intel sta chiaramente cercando di reinventare i mini-PC. Chi non vorrebbe la possibilità di aggiornare una macchina completa in cinque minuti? La domanda è se i consumatori lo accetteranno, di certo la presenza al CES 2020 di produttori con configurazioni diverse è un buon segno. Ci si potrebbe chiedere se Compute Element arriverà anche per i PC desktop. Al momento questo non è nelle intenzioni di Intel-

Compute Element, per ora molto costosa

Il più grande ostacolo che vediamo in questo momento è il costo. Il modello Core i9 Intel Ghost Canyon di fascia alta con alimentatore e case costa circa 1.500 euro a cui bisogna aggiungere il costo di RAM, SSD, scheda video e sistema operativo. I prezzi per le versioni con Core i5 e Core i7 scendono rispettivamente dai 900 ai 1.200 euro, a seconda delle opzioni. Quindi no, questo nuovo concetto di PC modulare, facile da aggiornare, non sarà inizialmente economico.