“Insieme” a chi?

0
240
Angelo D'Agostino

Pasquale Manganiello – Gli elettori irpini troveranno sulla scheda per le politiche 2018 un nuovo simbolo alleato con il Pd di Matteo Renzi: in primo piano la parola ‘Insieme’ e un ramoscello d’ulivo, in basso i loghi di Psi, Verdi e Area civica sovrastato dalle parole ‘Italia Europa’. I leader della lista sono Riccardo Nencini (Psi), Angelo Bonelli e Luana Zanella (Verdi) e Giulio Santagata (prodiano).

“Una crescita fondata sulla sostenibilità e sulla conversione ecologica; un lavoro denso di sapere, in primo luogo per i giovani; uno sviluppo incardinato sulla innovazione; un welfare capace di offrire certezze ad ogni persona e ad ogni famiglia; un’Europa inclusiva, democratica e aperta al mondo. Questi sono gli obiettivi della coalizione di centrosinistra per un’Italia che si lasci definitivamente alle spalle la crisi e consolidi e espanda la crescita avviata in questi ultimi anni”. In queste poche righe, venute fuori dall’incontro al Nazareno tra i leader della lista ed una delegazione Pd composta tra gli altri da Fassino e Martina, i punti programmatici della formazioni politica che proverà ad allargare il fronte del centrosinistra per sfidare Destra e Cinquestelle. In realtà non sono molte le possibilità, almeno secondo i sondaggi, che la lista riesca a raggiungere il 3%, calcolato in almeno un milioni di voti.

Un obiettivo tangibile sarebbe quello di puntare a vincere i collegi uninominali che il Pd assegnerà ai suoi alleati, approfittando della spinta dell’intera coalizione. Era forse quello il punto d’arrivo di Angelo Antonio D’Agostino che i rumors politici davano vicino alla formazione prodiana e disponibile a correre alla Camera su Avellino o anche al Senato nel collegio Irpinia-Sannio. In realtà, il documento della Segreteria Regionale (la richiesta legittima del Partito Democratico irpino di candidare esponenti Pd in almeno due dei tre collegi maggioritari), se come sembra è blindata la candidatura dell’altro alleato Giuseppe De Mita, asfalta le aspirazioni dell’ex deputato di Scelta Civica.

E allora: perchè aderire ad un nuovo partito per “portare acqua” (voti) alla coalizione di centrosinistra senza avere in cambio nemmeno una candidatura, peraltro senza il paracadute del listino proporzionale? E’ questo il dilemma del parlamentare di Montefalcione che potrebbe scegliere di restare fermo un giro o di tentare la virata ad U (ipotesi difficilmente concretizzabile) ed aderire ai valori del centrodestra.

Servirà, infatti, a ben poco la prima posizione nel listino bloccato di “Insieme” alle legittime ambizioni di D’Agostino di ritornare a Montecitorio. Ma il Pd, senza i voti di D’Agostino, quanto perde? Un rebus non da poco nella zona irpina della mappa dei collegi spiegata sul tavolo del Nazareno, come in una partita di Risiko. Per chiudere le liste, comunque, c’è tempo fino al 29 gennaio e infatti il via libera arriverà solo nella Direzione che sarà convocata non prima di giovedì.