Inquinamento, sindaci e associazioni dell’agro si preparano alla marcia di Solofra

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Le fasce tricolori e le associazioni dell’agro-nocerino-sarnese si preparano a marciare a Solofra. Tra un mese, il 29 novembre, le associazioni “Comitato gente del Sarno in difesa del bacino idrografico del fiume” e “No Vasche” saranno nella città della concia per manifestare contro l’inquinamento del torrente della Solofrana, affluente del fiume Sarno.

Alla marcia prenderà parte anche il primo cittadino di Montoro, Mario Bianchino, che dall’inizio del suo mandato ha sempre posto grande attenzione alle tematiche ambientali.

A confermare la presenza di Bianchino alla marcia è Emiddio Ventre del Comitato No Vasche: “Il sindaco Mario Bianchino di Montoro ha accettato il nostro invito alla Marcia contro l’inquinamento. Stiamo aspettando l’adesione del Sindaco Vignola di Solofra con il quale abbiamo già deciso il percorso e chiesto di dare un nome diverso all’evento”.

I comitati hanno chiarito che non si tratta di una marcia su Solofra, ma è un evento che vuol portare in risalto un problema reale, visti gli ultimi avvenimenti accaduti con la chiusura dei pozzi a Nocera Inferiore zona San Mauro.

Dopo la richiesta di accesso agli atti fatta al comune di Nocera Inferiore da parte dei Comitati, si legge: “… i rapporti dell’Arpac relativi alle analisi effettuate su Pozzo San Mauro in data 07/05/2014 hanno riscontrato un valore di Tetracloroetilene di 7,8 micro grammi rispetto ad un limite di 1,1 quindi di 7 volte superiore alla norma prevista dalla tabella 2 Acque sotterranee allagato 5 parte IV del D.Lgs 152/2006 il che ha portato ad un ordinanza di chiusura del pozzo di proprietà del Consorzio di bonifica (che ignora di avere in gestione)”.

I comitati promotori chiedono che per il 29 di novembre ci sia massima participazione.

La nota stampa continua: “Alla luce di tali dati, la regione deve fare una profonda riflessione del Grande Progetto Sarno, che prevede la creazione di ulteriori 10 vasche per complessivi 96 ettari di cui solo 2 a Nocera Inferiore e mettere in atto tutte le misure necessarie per bloccare chi continua a scarica nei fiumi e falde ed a questo punto investire i 217 milioni del GPS per la bonifica non solo del fiume, ma anche delle falde, sperando che non sia già compromessa l’acqua dei nostri rubinetti.

Questo chiederemo nel corteo che faremo il 29 novembre a Solofra insieme ai solofrani che sono le prime vittime di questo scempio ambientale. Ricordiamo che a Montoro, oltre a non avere l’acqua la popolazione, quest’anno un azienda conserviera del settore pomodoro è restata chiusa perche con l’acqua contaminata da Tetracloroetilene non ha potuto lavare nemmeno i pomodori, immaginare questo nell’Agro sarebbe una catastrofe economica oltre che ambientale”.

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