Alfredo Picariello – L’incubo polveri sottili sembra tornare ad aleggiare sulla città di Avellino. Settembre è portatore di notizie non tanto buone sulla qualità dell’aria nel capoluogo irpino: la centralina Arpac per la protezione ambientale dell’ex scuola media “Dante Alighieri”, in via Piave, ha segnalato nei giorni scorsi dai 23 ai 25 superamenti dei limiti medi giornalieri consentiti dalla legge.
Un “incubo” ma non per il sindaco Gianluca Festa che non immagina proprio di attuare il prossimo novembre il blocco del traffico come avenne lo scorso anno, sulla base di un protocollo d’intesa firmato dal Comune di Avellino insieme ad altri primi cittadini del circondario. “Mai e poi mai chiuderò la città al traffico. Ho sempre affermato – dice Festa . prima, durante e dopo la campagna elettorale che l’inquinamento ad Avellino non dipende dalla presenza di polveri sottili. Se è necessario, rivedremo il protocollo. Ma, ripeto, mai e poi mai bloccherò il commercio e la vita degli avellinesi”.
Il sindaco è fortemente convinto e neanche la possibilità che una simile decisione possa far scattare dei provvedimenti giudiziari nei suoi confronti, sembra fargli cambiare idea. “Non faccio gesti scaramantici per rispetto. Il mio compito di primo cittadino è sì quello di garantire la salute della comunità. Ma sicuramente nei confronti di problemi che siano tali. Studi nazionali testimoniano che l’inquinamento non dipende dalgli scarichi delle automobili: il dato è più complesso. Presto – prosegue Festa – approveremo un progetto europeo per migliorare la qualità dell’aria e per monitorarla. E’ un problema strutturale che richiede anche una rivoluzione culturale”.