MONTORO – Una nuova acquisizione di atti relativi all’emergenza tetracloroetilene che da alcuni giorni interessa il Comune di Montoro. Questa mattina il personale della Pg della Procura di Avellino avrebbe eseguito l’ordine di esibizione degli atti disposto dal pm che coordina gli accertamenti. Le indagini sull’area e sulla contaminazione che si ripropone a distanza di dieci anni dagli ultimi eventi e a quattro dalla riattivazione del pozzo di Chiusa con un sistema di filtri a carboni attivi e’ stata affidata dalla Procura guidata da Domenico Airoma ai militari del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, che già hanno condotto altri accertamenti sull’area. Molto probabile che si proceda per omessa bonifica, il reato previsto dall’ articolo 452-terdecies del codice penale, prevede infatti che:“Salvo che il fatto non costituisca più grave reato, chiunque, essendovi obbligato per legge, per ordine del giudice ovvero di un’autorità pubblica, non provvede alla bonifica, al ripristino o al recupero dello stato dei luoghi”.
Un percorso che nello scorso novembre si è perfezionato con il piano di caratterizzazione. Le indagini anche della magistratura per comprendere cosa stia avvenendo e a cosa sia dovuta questa nuova emergenza vanno dunque avanti.