Per fortuna sono ancora in tanti ad indignarsi ancora rispetto a certi scempi ambientali divenuti oramai “ordine del giorno” ed in ogni angolo della nostra sempre meno “verde Irpinia”.
Questa volta le foto e quindi la notizia dell’ennesimo scarico di rifiuti nella natura arriva dalla suggestiva località “Melito Vecchia”, meta di escursionisti, turisti, pescatori ed amanti della fotografia per gli splenditi scorci che offrono i ruderi del Castello, della chiesa di Sant’Egidio, dei movimenti d’acqua del fiume Ufita ed in generale per il fascino di un paese fantasma (dopo il terremoto del 1962 la ricostruzione del paese fu delocalizzata).
È il caso del bravo fotografo Marco Memoli che ha affidato la sua denuncia al web provocando non poca indignazione.
Ebbene a pochi metri da quelle bellezze c’è la totale bruttezza.
I cumuli di rifiuti sversati da persone senza alcuno scrupolo pur di svuotarsi la cantina o il garage da cose che non gli servivano più, incuranti del danno all’ambiente ed incuranti del danno economico al Comune che ora dovrà provvedere a ripulire l’area.
C’è però ancora la speranza che queste persone che, ricordiamolo sempre, hanno commesso un reato, possano essere individuate dalla Polizia municipale, sanzionate e quindi costrette a riportare i luoghi così com’erano perchè è questo che la legge prevede.
«Chi mi conosce – afferma Memoli che oltre a postare le foto dell’immondizia ha proposto anche gli scatti belli della zona – sa il mio attaccamento alla mia terra, stamattina camminando ho scoperto questa discarica nella natura a cielo aperto. Mi ha urtato tantissimo. Spero che l’amministrazione prenda atto di questa cosa, é un vero peccato camminare (percorso trekking) e vedere munnezza buttata da persone ignoranti e incivili».
In realtà l’amministrazione comunale si scontra costantemente con questa problematica dello smaltimento illegale e dell’abbandono di rifiuti anche speciali e pericolosi come l’amianto; l’area è stata ripulita tante volte, di recente però il Comune di Melito ha fatto ricorso a “foto-trappole” e chissà che uno di questi aggeggi non sia stato posizionato proprio a Melito Vecchia. Dunque che questi deturpatori della natura inizino a tremare e ad aprire il portafogli.