Industria Italiana Autobus, vertice a Roma: futuro incerto per la Fiom. “Segnali incoraggianti” per Uilm e Ugl

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Il futuro di Industria Italiana Autobus sembra essere diverso, a seconda delle sigle sindacali. Mentre sembra essere incerto per la Fiom Cgil, ci sono segnali incoraggianti per Uilm e Ugl. Questo arriva dal fronte sindacale dopo l’incontro nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico tra i sindacati, l’amministratore delegato di IIA, il vicecapo di Gabinetto del Mise, Invitalia e Finmeccanica.

“La sensazione è di essere stati rimandati a settembre – afferma Silvia Curcio, Rsu Fiom Cgil di IIA – . Sembra che la ristrutturazione dell’impianto produttivo di Flumeri non cominci prima di settembre. Orami non ci sono più i tempi tecnici per farla partire prima. Ad oggi, non è stato chiuso nessun contratto per dare avvio ai lavori e ancora non è chiaro come si ripianeranno i debiti con i fornitori. Intanto a Bologna la cassa integrazione è scaduta, a noi scade a dicembre. Ma ci hanno assicurato che entreremo prima in azienda a lavorare”. Anche oggi non è stata fornita nessuna notizia sul quarto socio. “A quanto pare non c’è”, sottolinea Curcio.

La Fiom ritiene  importante l’implementazione del confronto con l’azienda per un monitoraggio costante sulla ricerca della partnership industriale, che deve essere individuata in tempi brevi per colmare il gap esistente. La Fiom ha inoltre chiesto di investire sui lavoratori in produzione, ricerca e sviluppo e nel commerciale per rendere solido il percorso di rilancio a partire dalla produzione di autobus elettrici oltre che per le motorizzazioni già presenti nelle produzioni come il metano liquido, metano e diesel. “E’ necessario che sia a Bologna che a Flumeri siano implementati gli occupati, visto che l’azienda ha chiarito, su nostra richiesta, che non si utilizzerà la cassa integrazione in Emilia Romagna e cesserà alla fine dell’anno ad Avellino”.

La Fiom terrà assemblee negli stabilimenti per condividere con le lavoratrici ed i lavoratori le difficoltà di questo confronto che continuerà nei prossimi giorni sia a livello aziendale che nazionale. La Fiom ritiene necessario a settembre tenere un nuovo incontro in sede ministeriale per verificare la situazione produttiva, occupazionale, societaria ed economica.

“Su Industria italiana Autobus oggi abbiamo colto dei segnali positivi di inversione di tendenza, ma è chiaro che la strada del rilancio è ancora lunga e complessa”. Sembra più ottimista Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm responsabile dei settori auto e elettrodomestici. “Oggi il nuovo amministratore delegato – spiega Ficco – di Industria Italiana Autobus, Giovanni De Filippis, ha illustrato lo stato di avanzamento e le prospettive del piano industriale. Il dato essenziale consiste nel fatto che è iniziato il rientro della produzione dalla Turchia, a beneficio sia di Flumeri (Avellino) sia di Bologna. Ciò ha consentito a Bologna di riassorbire il personale dalla cassa integrazione e a Flumeri di avviare la rotazione del personale coinvolto dagli ammortizzatori sociali. Sul versante degli investimenti, è stata inviata a Invitalia la richiesta di variazione del Contratto di Sviluppo con un incremento degli investimenti per Flumeri (Avellino) da 24 a 31 milioni di euro. Ma per l’avvio materiale degli investimenti occorre la riapertura delle linee di credito bancario, attesa in verità a breve”.

“Sono segnali – prosegue Ficco – di per sé positivi, ma a detta della stessa Direzione aziendale non tutti i problemi sono risolti. Anzi lo sforzo per portare Industria italiana Autobus fuori dalla crisi in un certo senso si può dire che è appena cominciato. Le stesse condizioni di lavoro sono ancora per molti versi precarie e devono al più presto tornare a livelli accettabili. Infine accogliamo positivamente che la data del 31 luglio per la ricerca di un quarto socio non sia intesa da parte del Ministero come perentoria e che quindi l’attuale compagine proprietaria, compresa Invitalia, sia in grado di andare avanti. In ogni caso ci auguriamo che il futuro quarto socio possa contribuire ad un effettivo rafforzamento industriale e che quindi possa essere scelto con cautela, fermo restando che è importante che la maggioranza delle azioni resti direttamente o indirettamente in mano pubblica”.

“Dopo tanti estenuanti anni d’incertezza, ci aspettiamo che il piano presentato oggi, con importanti investimenti e le rassicurazioni di governo e azienda, arrivi a impiegare davvero tutti i 273 lavoratori entro il 31 dicembre 2019 e a impiegare nuove figure professionali, come peraltro preannunciato dall’amministratore delegato”.

Lo dichiara il segretario generale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera. “Interessante il nuovo piano di investimenti per la ristrutturazione dello stabilimento – spiega il sindacalista – e per le nuove attività lavorative tra cui l’impianto di verniciatura cataforesi e il reparto di carpenteria. Per queste nuove attività e per il sito di Flumeri in provincia di Avellino sono state incrementate le risorse totali investite, da 25 a 30 milioni di euro”.

Inoltre “nel percorso della ristrutturazione saranno attivati corsi di formazione per la riqualificazione dei dipendenti mirati alle nuove attività, tra le quali quelle relative agli autobus elettrici e metano”.

“Entro fine mese – riferisce in conclusione il segretario dei Metalmeccanici Ugl – avremo il capitale circolante con nuovi accordi con Banca Intesa, mentre sono ancora in corso valutazioni da parte del governo di un nuovo partner industriale e finanziario che affiancherebbe l’attuale società”.

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