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Industria in crisi in Irpinia, la Cisal chiama il Governo

“C’è bisogno di un piano strategico di investimenti pubblici per lo sviluppo dell’Irpinia e delle zone interne della Campania”. E’ l’appello lanciato dal segretario provinciale della Cisal Metalmeccanici, Massimo Picone.

“Di fronte alle numerose vertenze occupazionali che si registrano sul territorio – prosegue il numero uno del sindacato autonomo -, determinate dalla crisi economica, i cui effetti si aggiungono alle fragilità strutturali già esistenti, è necessario un intervento deciso, organico e tempestivo del governo nazionale”.

“Il comparto industriale della provincia di Avellino vive da tempo una fase di difficoltà e di incertezza, dovuta soprattutto alla delicata condizione delle due principali realtà produttive del comprensorio, l’Industria Italiana Autobus di Flumeri, sulla quale si sono sprecate tante parole, a cui bisognerà far seguire atti concreti, e la Fca di Pratola Serra, sempre in attesa di un rilancio che possa garantire un’adeguata prospettiva ai lavoratori”.

“Ma l’Irpinia fortunatamente può vantare anche realtà produttive avanzate ed in crescita come la Denso di Avellino e l’Ema di Morra de Sanctis, oltre alle potenzialità ancora inespresse, non solo nel settore industriale, che è possibile attivare con interventi mirati ed un’adeguata programmazione”.

“Chiediamo, quindi, – conclude Picone – un impegno diretto dell’esecutivo Conte ed in particolare degli esponenti di governo della Campania, il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ed il sottosegretario Carlo Sibilia, per avviare un confronto istituzionale, con le parti sociali e le rappresentanze del territorio, teso all’attivazione di investimenti pubblici, che rendano strumenti come la Zona Economica Speciale effettivamente un’opportunità di crescita e sviluppo”.

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