Il giudice per l’udienze preliminare, Francesca Spella, ha rinviato a giudizio l’imprenditore napoletano Gianandrea De Cesare (difeso dall’avvocato Guido Furgiuele) , ex patron della Sidigas e delle squadre di calcio e basket del capoluogo irpino, che a dicembre dovrà comparire di fronte al giudice Vincenza Cozzino. L’imputato è finito in una inchiesta, della Procura di Avellino, che contesta alcuni reati tributari (ipotesi di reato che ora dovranno, appunto, essere vagliate da un giudice) fra i quali l’auto-riciclaggio e un omesso versamento d’Iva milionario relativo agli anni dal 2012 al 2017.
L’indagine, che ha investito l’ex patron dell’Avellino calcio, è iniziata con un sequestro da 97 milioni di euro, poi confermato al Riesame, disposto dall’allora procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio e del sostituto Vincenzo Russo.
L’ipotesi di auto-riciclaggio è relativa al presunto dirottamento sospetto di capitale in attività imprenditoriali diversificate come la Felice Scandone e poi proprio l’Avellino Calcio S.S.D.
De Cesare, difeso dall’avvocato Guido Furgiuele, respinto le accuse e spiegato che la Procura non avrebbe tenuto conto dei crediti vantati da Sidigas. Una battaglia legale che ora continuerà dicembre.