Inchiesta sulle Regionali 2020, i fratelli Aufiero saranno interrogati dopo gli avvisi

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PRATOLA SERRA- Quattro dei ventitre’   indagati nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Avellino e di Napoli sulla presunta corruzione elettorale e altre ipotesi contestate a vario titolo come l’accesso abusivo al sistema informatico e la corruzione relativamente alle Regionali 2020 e riferite al  candidato al Consiglio Regionale nelle fila di Forza Italia Antonio Aufiero (ex fascia tricolore di Pratola Serra) hanno chiesto di essere ascoltati dai magistrati dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari eseguite dai Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, che hanno condotto le indagini coordinate dalle due Procure. Il prossimo 25 luglio saranno ascoltati dai Carabinieri che hanno condotto le indagini su delega delle due Autorità Giudiziarie i fratelli Antonio ed Emanuele Aufiero, assistiti dal penalista Alberico Villani.
L’INCHIESTA
Ventitre’ indagati per reati che vanno dalla corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, turbata liberta’ degli incanti e corruzione elettorale, accesso abusivo al sistema informatico (competenza della Procura di Napoli) . Una vera e propria bufera che si è abbattuta sui fratelli Antonio ed Emanuele Aufiero, all’epoca dei fatti presidente del consiglio comunale il primo (ma secondo la Procura il vero dominus) per vicende di corruzione documentate dalle indagini dei Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, coordinati dalla Procura di Avellino e dalla Procura di Napoli, che avevano anche eseguito intercettazioni ambientali e telefoniche nei confronti degli indagati . Tutti sono stati destinatari di un avviso di conclusione delle indagini preliminari firmato dal Procuratore della Repubblica Domenico Airoma e dal pm titolare delle indagini, il sostituto procuratore Cecilia De Angelis e nei loro confronti si profila una eventuale richiesta si rinvio a giudizio . Nell’ottobre del 2020 per provvedere ad individuare tutti gli imprenditori che potevano concorrere a versare somme per i debiti contratti per la campagna elettorale delle Regionali del 2020 che in un primo tempo si sarebbero dovute svolgere in aprile ma erano state poi celebrate a settembre dall’allora Presidente del Consiglio Comunale Antonio Aufiero, candidato nelle liste di Forza Italia e di fatto secondo la Procura vero dominus dell’amministrazione comunale, sia il sindaco dell’epoca Emanuele Aufiero (fratello del candidato) che altri esponenti della locale amministrazione si sarebbero fatti consegnare soldi dietro la promessa di affidamenti da parte dell’amministrazione comunale.