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Inchiesta sul Concorso, la Procura dispone gli accertamenti sul telefonino sequestrato

Dopo il decreto di sequestro bis del telefonino di un candidato al concorso per la selezione di dieci vigili urbani presso il Comune di Avellino, notificato dai militari del Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Avellino lunedì scorso, arriva anche l’accertamento tecnico sul dispositivo in uso al ventiseienne indagato per rivelazione di segreto d’ufficio, falso e abuso d’ufficio in concorso. Si tratta della copia forense del contenuto del cellulare, quella disposta dal pm che conduce le indagini, il sostituto procuratore Vincenzo Toscano. L’accertamento tecnico sarà eseguito la settimana prossima. Si tratta di un atto indispensabile per continuare gli accertamenti sulla sospetta combine per il concorso bandito dal Comune di Avellino (la Commissione e’ presieduta dalla dirigente Filomena Smiraglia). Non è escluso che alla luce di questo nuovo accertamento possano esserci nuove iscrizioni nel registro degli indagati da parte della Procura..

ESPOSTO DELLA DIFESA
Il difensore del ventiseienne candidato, il penalista Gaetano Aufiero, avrebbe già depositato un esposto all’attenzione del Procuratore della Repubblica di Avellino per “mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice”. Il riferimento ovviamente è alla mancata esecuzione del dissequestro disposto giovedì scorso del telefono da parte del Tribunale del Riesame per le misure reali di Avellino, che aveva accolto l’istanza di annullamento presentata dal difensore. Proprio questo ritardo nella restituzione del dispositivo mobile sarebbe stato stigmatizzato nell’esposto del penalista. Non è escluso che anche sulla legittimità degli accertamenti ci possano essere contestazioni.

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