Diego Guerriero, uno dei sei indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Avellino su Palazzo di Città, ha rassegnato le dimissioni da consigliere comunale di Avellino, dove era anche capogruppo consiliare di “W la Libertà” e contestualmente (anche perché di fatto decaduto dopo le dimissioni dal consiglio comunale) anche da consigliere provinciale a Palazzo Caracciolo, dove era stato eletto in quota Davvero. Una scelta che arriva dopo che la Procura di Avellino ha depositato una parte degli atti che lo scorso primo marzo avevano portato alla perquisizione da parte dei Carabinieri, su decreto del pm Vincenzo Toscano, alla sua abitazione e allo studio, con sequestro di atti e dispositivi cellulari e informatici. In una nota, Guerriero, ha messo in evidenza: «Ribadisco – scrive Guerriero in un comunicato – la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati e, allo stesso tempo, esprimo la mia massima fiducia».
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