Inchiesta Fanpage, Del Basso de Caro: “Scandalo? Chi dice che sia tale”

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Renato Spiniello – “Le campagne elettorali sono tutte in salita, solo gli stupidi ne sottovalutano le asperità. L’esito non è mai scontato, il risultato non è mai scritto ma va costruito minuto per minuto”: così il sottosegretario alle Infrastrutture uscente e candidato alla Camera dei Deputati nel collegio plurinominale Irpinia-Sannio Umberto Del Basso de Caro.

L’onorevole sannita ha incontrato questo pomeriggio i Giovani Democratici al Grand Hotel Hirpinia, in una convention organizzata da quest’ultimi per esporre proposte, idee ed affermare con forza il loro sostegno al Pd.

“Ci sono giovani che ragionano e altri che lo fanno di meno, presi da valutazioni più radicali e massimaliste – dice Del Basso de Caro prima di salire sul palco – occorre discutere con loro ed ascoltarli perché molti di loro sono più intelligenti di quanto non si è disposti ad ammettere.

Che argomenti abbiamo per convincerli? I provvedimenti di questi 5 anni. L’ultimo (Resto al Sud, ndr) mi sembra di notevole spessore, tanto che solo dalla Campania sono state inoltrate all’Invitalia oltre 5 mila domande, si tratta di giovani imprenditori che scommettono su loro stessi”.

Il deputato non resta indifferente all’inchiesta Fanpage, che vede coinvolti, tra gli altri, il figlio di Vincenzo De Luca, il candidato in quota Fratelli d’Italia e consigliere regionale Luciano Passariello e il presidente della Sma Campania Biagio Iacolare.

“Scandalo? Intanto chi afferma che sia tale – si chiede de Caro – La vicenda non ha rilievo penale, si tratta di un’operazione giornalistica sulla quale la magistratura valuterà. Io penso a noi ad Avellino e a Benevento, noi ci mettiamo la faccia e il lavoro e penso che sarà valutato questo, poi se quanto successo lascerà strascichi sull’opinione pubblica non saprei dire. Certo la storia dell’agente provocatore ex camorrista non mi convince”.

Infine sulla campagna elettorale che il dem Luigi Famiglietti e l’ex Udc Giuseppe De Mita stanno conducendo a braccetto il sottosegretario aggiunge: “E’ un effetto dell’attuale legge elettorale, sono alleati ed entrambi candidati nella coalizione. Mi pare evidente che debbano girare insieme e che l’uno debba votare l’altro”.