Inchiesta escort, assolto l’ex procuratore Laudati

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L’ex procuratore di Bari (oggi in servizio alla Direzione nazionale antimafia), l’irpino Antonio Laudati, è stato assolto dalle accuse di abuso d’ufficio e favoreggiamento nei confronti dell’ex premier Silvio Berlusconi. La sentenza è stata emessa dalla seconda sezione penale del tribunale di Lecce, presieduta dal giudice Roberto Tanisi, all’esito di un processo durato 22 mesi e di una camera di consiglio lunga oltre otto ore.

Il magistrato originario di Forino era accusato di abuso d’ufficio, per avere controllato illegalmente alcuni dei suoi sostituti, e di favoreggiamento personale di Giampaolo Tarantini per avere rallentato nell’estate 2009 l’inchiesta barese sulle escort portate proprio da Tarantini nelle residenze dell’allora premier Berlusconi.

Secondo l’ipotesi della Procura di Lecce, il magistrato avrebbe inoltre favorito in maniera indiretta Berlusconi, cercando di rallentare le indagini che avrebbero potuto coinvolgerlo e “danneggiarlo politicamente”, come è stato detto nella requisitoria del pm. In relazione a tali ipotesi, il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, aveva chiesto per l’imputato la condanna a due anni e due mesi di reclusione. Gli avvocati di Laudati, Andrea Castaldo e Carlo Di Casola, avevano invece chiesto l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”. I giudici hanno ritenuto che l’abuso contestato non costituisce reato, mentre il favoreggiamento non sussiste.

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