Il Gup del Tribunale di Avellino, Marcello Rotondi, deciderà oggi se rinviare a giudizio o meno i 10 indagati nell’ambito nell’inchiesta Lias-Noi con Loro.
Tra questi la moglie di Ciriaco De Mita, Annamaria Scarinzi, le due figlie Floriana e Simona, Gerardo Bilotta, Luca Catallo, Antonio Nigrelli e Annamaria, Marco e Massimo Preziuso, ai quali il Procuratore Rosario Cantelmo e il pm Vincenzo D’Onofrio hanno contestato i reati, a vario titolo, di peculato, riciclaggio, malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata.
L’indagine, come si ricorderà, è partita a maggio 2017, dopo una segnalazione pervenuta dal Nucleo speciale di polizia valutaria di Roma per operazioni finanziarie sospette. Le contestazioni tutte respinte dagli indagati, secondo la cui versione i soldi non sarebbero stati affatto distratti.
Toccherà al Gup decidere se procedere o meno col processo, dopo che gli avvocati difensori avranno terminato le loro arringhe. Nel frattempo l’Aias nazionale e locale e l’Asl di Avellino hanno deciso di costituirsi parte civile. Il Gip Paolo Cassano ha inoltre stabilito l’esclusione per un anno della onlus Noi con Loro da finanziamenti, contribuiti o sussidi, accogliendo la richiesta del Procuratore Cantelmo.