Alpi – Dopo lo spegnimento dell’incendio, la Procura di Avellino ha disposto il sequestro della quasi distrutta Ics, azienda che produce materiali in plastica per batterie nella zona industriale di Pianodardine. Ed ha aperto un’inchiesta per ora a carico di ignoti. Ad ogni modo dopo la perizia effettuata dai vigili del fuoco si capirà di più sulle cause. Per i proprietari l’autocombustione sarebbe un’ipotesi da scartare. Questa mattina sul posto sono arrivati i periti nominati dalla Procura per avviare i rilievi utili alle indagini, coordinate dai Pm Vincenzo D’Onofrio e Cecilia Annecchini.
L’ipotesi di reato è di disastro ambientale e la Procura, pur non scartando l’ipotesi di un rogo doloso, verifica anzitutto le condizioni di sicurezza dello stabilimento, che occupa 25 dipendenti. Nel corso del sopralluogo sono stati ascoltati i proprietari e il direttore dell’azienda, oltre ad alcuni residenti della zona che hanno notato le fiamme svilupparsi nel deposito esterno. Saranno acquisite anche alcune foto scattate dai residenti, che per ora non possono rientrare nelle loro abitazioni, troppo vicine all’area del rogo.