Inarcassa, l’architetto irpino Petecca non si ricandida

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Una scelta discussa e coraggiosa quella di Erminio Petecca, attuale Presidente dell’Ordine
degli Architetti della Provincia di Avellino e anche Delegato Nazionale Inarcassa, ruolo,
quest’ultimo, svolto per anni con grandissima abnegazione e dedizione. Con l’avvicinarsi delle
nuove elezioni all’interno di Inarcassa, Petecca ha voluto comunicare che non si ricandiderà.
La scelta è stata dettata da una serie di motivazioni, ma in particolar modo dalla volontà di
concentrarsi totalmente sulla sua posizione di Presidente dell’Ordine degli Architetti. Compito
che svolge con passione ma che prende gran parte del suo tempo finalizzato
all’organizzazione delle tante iniziative e attività dell’Ordine volte ad ampliare la
partecipazione di tutti gli iscritti.
“In questi anni – dichiara Erminio Petecca – abbiamo avuto la riforma del 2012, obbligati dal
Governo Monti a rendere il nostro sistema previdenziale sostenibile per le future generazioni nei
prossimi 50 anni. Per raggiungere questo risultato abbiamo lavorato per quattro anni, dal 2008
al 2012 e, personalmente, credo di aver contribuito a lasciare una Cassa solida ed efficiente, con
i suoi 11 miliardi di patrimonio. Recentemente è stata votata in Comitato un’ulteriore modifica
alla riforma del 2012, che ha visto la mia contrapposizione con il voto contrario, stringente,
inutile, vista la solidità del patrimonio, ed inopportuna in questo momento di crisi della nostra
professione. Intanto la modifica è passata a maggioranza, ma dovrà attraversare ancora il
vaglio dei tre Ministeri di competenza. E’ da due anni che svolgo anche il ruolo di Presidente
dell’Ordine. Sono due anni che insieme ai Consiglieri ci stiamo prodigando con tanta energia per
ridare dignità e valore alla nostra professione. Questo impegno mi sta portando via molto
tempo; tuttavia sento di svolgerlo con orgoglio e piacere. I risultati raggiunti come Ordine degli
Architetti di Avellino sono sotto gli occhi di tutti. La crisi lavorativa e le scelte politiche ci hanno
condotto a riconsiderare la funzione ed il ruolo dell’architetto come indispensabile nelle
dinamiche politiche ed economiche del territorio e stiamo lavorando su questo percorso. Un
nuovo percorso che voglio continuare insieme a questo Consiglio e a tutti Voi. Il momento è
critico, ma vedo, finalmente, che c’è tanta attenzione e grande partecipazione che ci sprona a
proseguire su questa strada. I risultati raggiunti dal lavoro del Consiglio dell’Ordine mi portano
a fare una scelta, lasciando il ruolo di Delegato Inarcassa ad altri colleghi che ne abbiano le
capacità e la volontà di farlo”.