E che ha fatto valere i suoi effetti con un forte spirito di partecipazione. Numerosi i sindaci irpini, tra cui anche una delegazione dell’amministrazione comunale di Avellino, con l’assessore Antonio Genovese, e, tra gli altri, i consiglieri Giovanni D’Ercole e Antonio Gengaro. Senza tralasciare i sindacati guidati da Enrico Ferrara, Ruggiero Cutillo e Antonio Festa. “Contro la camorra e per lo sviluppo”, questo il motto che ha fatto da contorno al palco sul quale sono intervenuti i segretari nazionale di Cgil, Cisl e Uil: Epifani, Bonanni e Angeletti.
Un corteo per tenere sempre alto il livello investigativo e far sentire a chi delinque la forza di una società numerosa che è fortemente legata ai valori della legalità. Ad incrementare il fronte di protesta anche l’unione degli studenti di Avellino, partito alla volta di Napoli a bordo di un pullman. “La nostra associazione già dallo scorso anno ha iniziato un percorso di coscienza nelle scuole contro tutte le mafie, e soprattutto contro la camorra che ci riguarda in prima persona. Non è più il momento di tacere, ma come recita il nostro slogan ‘noi vogliamo essere liberi di volare, fuori la camorra e le mafie dalla nostra vita’. Per questo manifestiamo e non abbasseremo la guardia visti gli ultimi episodi accaduti in città, davvero molto preoccupanti”, recita la nota a firma del coordinatore provinciale, Francesco Iandolo. La decisione di indire la manifestazione nazionale a Napoli e uno sciopero generale in Campania rientra nell’impegno che negli ultimi anni, Cgil, Cisl e Uil hanno avuto verso il Sud per la legalità, lo sviluppo, e per una decisa azione di contrasto a tutte le forme di mafia e camorra.