Marco Grasso – Cresce il numero di imprese in Irpinia, ma la nostra provincia è quella che registra la performance peggiore in Campania. Il saldo tra nuove imprese e attività cessate è infatti di +192 per una crescita dello 0.43 per cento.
In Campania, secondo la periodica stima Movimprese di Unioncamere, guida Napoli, terza a livello nazionale, dove si registra un tasso di crescita dell’1.55 per cento. Appena dietro, al quarto gradino della graduatoria nazionale, c’è Caserta (+1.47%). Buone anche le performance di Salerno (+1.13%) e Benevento (+1.11%).
Complessivamente, nel 2018, in Irpinia si registra la nascita di 2.699 nuove imprese, un dato al quale fa da contraltare il numero di attività costrette a chiudere i battenti, pari a 2.507.
Il tasso di crescita presenta, a livello nazionale, risultati peggiori, rispetto al 2017. Le due circoscrizioni del Nord restano al di sotto del valore medio nazionale: a fronte di un tasso di crescita nazionale pari allo 0,52%, il Nord-Ovest arriva allo 0,19% mentre il Nord-Est, unica tra le circoscrizioni, scivola in campo negativo con una riduzione di 729 imprese.
Nella altre due macro-ripartizioni, il Centro segna un +0,8% mentre il Mezzogiorno arriva a sfiorare una crescita dell’1%. Il 59,2% dell’intero saldo (18.705 imprese su 31.615) è localizzato al Sud.
Bilanco imprenditoriale attivo per quattordici delle venti regioni italiane. In termini assoluti, continua a primeggiare il Lazio (10.221 imprese in più), seguito da Campania (+7.866) e Lombardia (+4.551).
Il Lazio (+1,57%) registra la crescita più sostenuta anche in termini relativi; seguono la Campania (+1,34%) e la Puglia (+0,91%). Rispetto all’anno scorso migliorano Trentino, Liguria, Abruzzo e Molise. Per tutte le altre, il 2018 è un anno da lasciarsi alle spalle, al più presto.
In riferimento ai settori perde terreno il commercio, l’unico comparto con il segno meno. La migliore performance è quella della ristorazione.