“Il buonismo a tutti i costi di una certa classe politica rischia veramente di fare grossi danni al nostro Paese” – ha dichiarato il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto.
“La piaga insanabile dell’immigrazione irregolare e la “mollezza” di questo Governo e del Ministro dell’Interno, adottata nei confronti di questo fenomeno, si rileva, alla prova dei fatti, palesemente inadeguata. Lampedusa si evidenzia sempre più “terra di nessuno”; continuano gli sbarchi indiscriminati e le grida di allarme del Sindaco restano inascoltate. Il LI.SI.PO. – ha continuato de Lieto – lancia l’ennesimo appello al Ministro dell’Interno al fine di bloccare con i fatti tutti i nostri confini, usando qualsiasi mezzo per evitare l’immigrazione clandestina che a giudizio del LI.SI.PO. somiglia sempre più ad un’invasione. La grave crisi sanitaria, che sta attraversando il nostro Paese, ha portato alla chiusura di attività industriali, commerciali ed artigianali – ha sottolineato de Lieto – con perdite di innumerevoli posti di lavoro. Tanti italiani, padri di famiglia si sono ritrovati senza lavoro ed un futuro catastrofico”.
“E’ giusto pensare ai nostri fratelli italiani, l’Italia in questo particolare momento non può e non deve pensare all’ennesima sanatoria. Il LI.SI.PO. – ha rimarcato de Lieto – ricorda a lor signori che chi è giunto in Italia illegalmente, è giusto che torni al suo Paese. Di sanatoria in sanatoria non la finiremo più e daremo ai disperati di tutto il modo l’illusione che in Italia tutto si può, tanto prima o poi una sanatoria verrà. Ennesimo messaggio sbagliato perché questa è un’esperienza già vissuta, tutte le altre sanatorie hanno richiamato ondate di clandestini che hanno scelto il nostro Paese proprio per il suo eccessivo “buonismo” e nella certezza di una prossima sanatoria”.
“È il momento di essere seri – ha concluso il leader del LI.SI.PO. – l’Italia non può permettersi il lusso di continuare in una politica ondivaga, incerta e traballante in materia di immigrazione: se si vuole fermare questo fenomeno è necessario dare un’immagine di un Paese fermo, deciso, con leggi certe e un Governo capace di farle rispettare”.