Immigrati, Valente: “Negati i fondamentali diritti umani”

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Sulla vicenda degli immigrati, è Modestino Valente del Comitato “Il diritto di avere diritti”, a fare il punto della situazione.

“In tutta la vicenda dei migranti in Irpinia sono stati negati fondamentali diritti umani. In primo luogo è stata calpestata la dignità della persona. Il valore della dignità -afferama Valente- è innanzitutto il riconoscimento dell’anteriorità dell’uomo rispetto allo Stato, qualsiasi siano le condizioni e le motivazioni che possano far muovere lo Stato a giustificare un suo intervento.

Fu Dossetti nell’Assemblea Costituente nel settembre 1946, mosso dalla sua ispirazione cristiana largamente condivisa anche a sinistra, ad affermare la priorità del valore della dignità umana rispetto all’assetto costituzionale della Repubblica.

La dignità – afferma Valente – possiede pertanto un plusvalore, in quanto è il cuore del principio personalista, che, assieme a quello egualitario, sorregge il grande edificio del costituzionalismo contemporaneo e non solo italiano. Aver calpestato la dignità umana è un delitto costituzionale, che va punito con severità. La vicenda del trasferimento in altre province dei migranti, le modalità, i tempi, ma anche le motivazioni che hanno sottinteso l’intervento di una parte dell’apparato dello Stato tramite la Prefettura di Avellino, dovrebbero essere portate all’attenzione del Presidente della Repubblica Mattarella, del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’Interno per le loro valutazioni e le determinazioni conseguenti.

Chi ha potere e capacità si adoperi in tal senso, faccia arrivare alle alte autorità il profondo spreco democratico che è avvenuto. Noi –conclude Valente– possiamo soltanto ricordare un valore fondamentale della nostra civiltà, al quale non è possibile rinunciare”.

 

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