Il voto delle regionali – La lista di De Mita sconfitta a Nusco, gli amministratori fanno il pieno nei rispettivi paesi. De Angelis e Aufiero gli unici a trascinare il centrodestra

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Michele De Leo – A urne chiuse e seggi assegnati, suscita grande curiosità verificare le affermazioni dei candidati irpini nei vari paesi della provincia. La presenza di cento candidati ha favorito un incremento dei votanti, rispetto alla precedente consultazione del 2015, di circa quattro punti percentuali. Tra i risultati che suscitano più interesse c’è la sconfitta della lista del sindaco Ciriaco De Mita nella sua Nusco: lo schieramento Fare Democratico – Popolari porta a casa 293 voti (l’ex manager dell’azienda ospedaliera Moscati Pino Rosato raggiunge quota 275 preferenze), fermandosi tre punti percentuali indietro alla lista del Partito Democratico. Alla precedente consultazione, l’Unione di Centro era stato il primo partito con ben 500 voti. Ad Ariano Irpino hanno raccolto un risultato importante i candidati locali schierati nelle liste a supporto del Governatore Vincenzo De Luca. Se l’ex sindaco di Salerno ha fatto da traino, però, non si può non rimarcare l’ottima affermazione dell’avvocato Guerino Gazzella che – candidato con Noi Campani di Mastella – ha portato a casa 3255 preferenze, attestandosi poco sotto il 30% dei voti totali. Positivo pure il risultato di Maria Elena De Gruttola che – tra le fila del Partito Socialista – ha raccolto 643 preferenze. Nel centrodestra si difende bene l’ex presidente del consiglio comunale Giovannantonio Puopolo che porta a casa 1343 preferenze, mentre va male Generoso Cusano che – nonostante la visita di Matteo Salvini ad Ariano – si ferma a quota 826. Tra sindaci ed ex, Antonio Aufiero fa il pieno a Pratola Serra, attestandosi a quota 999, un voto in meno rispetto al candidato presidente del centrodestra Stefano Caldoro che, nel comune del Sabato, perde con uno scarto minimo rispetto al Governatore eletto. Importante risultato anche del sindaco di Cassano Salvatore Vecchia che, nel suo comune, si ferma ad un passo dal 45% dei consensi, ma porta a casa anche 158 consensi nella demitiana Nusco. Carmine De Angelis riesce, nella sua Chiusano San Domenico, a trainare Caldoro dieci punti sopra l’avversario di centrosinistra: i 702 consensi personali, per una percentuale di oltre il 55%, non favoriscono, però, la sua elezione nel parlamentino di palazzo Santa Lucia. Buona la prova del sindaco Angelo Lanza che, nella sua Flumeri, si attesta a quota 462, superando non poco la quota del 30%, così come Giulio Belmonte a Pietradefusi. Fa il pieno nella sua Venticano, invece, il presidente dell’alto Calore Michelangelo Ciarcia che, da ex sindaco, raccoglie 774 preferenze, superando quota 57%, al pari di Rosetta D’Amelio a Lioni che porta a casa 1283 consensi. Nel centro altirpino raccoglie un ottimo risultato pure il primo cittadino di Teora Stefano Farina che registra la fiducia di 257 elettori. Farina porta a casa 590 preferenze nella sua Teora, dove si attesta al 60%. Sulla mancata elezioni della D’Amelio pesano, però, le sconfitte subite, in molti comuni dell’alta Irpinia, dagli altri candidati della lista del Partito Democratico, da Andretta ad Aquilonia, da Conza a Sant’Andrea di Conza e Torella dei Lombardi. Nelle fila di Italia Viva, Vincenzo Alaia raccoglie consensi in tantissimi comuni della provincia, ma è nella sua zona che costruisce un successo importante: ad Avella porta a casa 1394 preferenze, sfiorando il 40%, a Baiano supera quota 500 ed il 25%. In città i recordman sono Livio Petitto (3591 preferenze pari al 14,9%) e Maurizio Petracca (2804 preferenze pari all’11,6%), ma è importante pure l’affermazione di Carlo Iannace che viaggia oltre quota 1500. Tra gli altri, buona la prova di Katia Di Pietro a Bonito che si ferma poco sopra il 20%, quota sfiorata da Maria Donatiello a Bisaccia. Si ferma al 18%, invece, Angelo di Pietro nella sua Guardia Lombardi. Non benissimo Donato Cifrodelli che, a Caposele, dove è stato vicesindaco, raggiunge le 350 preferenze, intorno al 23%. A Grottaminarda, infine, l’ex sindaco Giuseppe Romano supera quota 750 preferenze superando il 20%, mentre il presidente del consiglio comunale Antonella Meninno si ferma a quota 485.