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Il voto ai raggi X: Pizza sindaco delle periferie, Ciampi trasversale. Cipriano è da salotto buono

Marco Imbimbo – A distanza di qualche giorno dalle votazioni, sono stati resi noti i voti dati ai candidati sindaco sezione per sezione. Le decisioni prese dagli avellinesi, nel segreto dell’urna, rivelano una città spaccata. Fosse stato per le periferie, ad esempio, Pizza sarebbe già sindaco, mentre Cipriano non sarebbe rimasto nell’anonimato.

Da centro a periferie, infatti, cambiano drasticamente le decisioni dei cittadini, ma soprattutto si conferma la tesi secondo cui sono le zone meno centrali della città a decidere chi si deve accomodare a piazza del Popolo. Tra tutti i candidati sindaco, però, emerge anche un dato particolare: l’unico ad essere trasversale alla città è Vincenzo Ciampi, M5S. Le percentuali prese nei vari seggi sparsi per la città, restano a cavallo del risultato complessivo ottenuto lo scorso 10 giugno, 20,23%. Si va, infatti, dal massimo raccolto nel seggio di frazione Picarelli (29%) al minimo cittadino preso a Bellizzi (16,5%). Ma si tratta dei dati più estremi, perché nel complesso, tra le 17 sezioni (per un totale di 72 seggi) dislocati in città, Ciampi mantiene la media del 20%.

Diverso è il discorso legato a Nello Pizza e Luca Cipriano. Il candidato del centrosinistra e quello di “Mai Più” camminano in maniera opposta. Se il primo spopola nelle periferie, il secondo racimola il massimo dei consensi nel centro cittadino, rischiando quasi di scomparire dai radar nelle periferie dove, in alcune sezioni, viene superato da Sabino Morano (centrodestra) e Dino Preziosi (“La Svolta”).

Per Pizza, allontanarsi dal centro cittadino significa raccogliere più voti. Il candidato del centrosinistra, che ha preso il 42,93%, deve convivere le percentuali, relativamente basse, prese in centro. Precisiamo: in nessun seggio perde il primo posto. Restano però i dati, i seggi tra Palazzotto e “Leonardo Da Vinci” (dove hanno votato oltre 4 mila persone) hanno visto “solo” il 37% dei consensi per Pizza, mentre Cipriano e Ciampi superano la percentuale totale ottenuta. Stessa cosa succede a Viale Italia, via Scandone, via Oscar D’Agostino e via Piave, ma con una particolarità: allontanandosi dal centro, la percentuale comincia a salire. Quel 37% infatti arriva fino 39% a via D’Agostino e 39,4% a via Colombo. Poi arrivano i seggi che fanno schizzare la media di Pizza.

Da via Roma in poi (che comprende anche contrada Bagnoli) la sua percentuale comincia a salire superando il 42,93% complessivo decretato dalle urne. Già a via Roma raccoglie due punti in più. Numeri migliori li registra in via Rotondi (48,3%), rione Mazzini (47,6%), mentre a San Tommaso e Bellizzi supera addirittura il 50% (rispettivamente 51,7% e 54,5%) con san Tommaso che rappresenta il seggio più grande della città, in cui hanno votato 4085 persone e Pizza ha ottenuto 2113 voti. Questi ultimi 4 seggi, inoltre, sono gli stessi in cui Ciampi e Cipriano hanno visto scendere le loro percentuali, a conferma di una periferia pro-Pizza. Anche a via Fontanatetta (borgo Ferrovia) supera il 50%.

Le periferie, invece, si rivelano la zavorra di Luca Cipriano con percentuali molto più basse rispetto al dato complessi del 13,10%. Via Rotondi (7,3%), San Tommaso (8,6%), Via Fontanatetta (6,5%), frazione Picarelli (7,1%), rione Mazzini (6,9%), Bellizzi (7,3%). Tutti seggi che abbassano le medie di quelli più centrali, come via Scandone dove raccoglie il 18% o il 17% preso tra “Regina Margherita” e Leonardo Da Vinci”. Oppure Viale Italia, unico seggio in cui supera Ciampi (19,4% contro il 18,7% del pentastellato).

Il quarto in classifica, Sabino Morano, vede lievitare significativamente la sua percentuale solo a Valle (14,7%) e contrada Baccanico (12,9%) rispetto al 10,45% totale ottenuto.

Nel complesso ne viene fuori che, a parte le oscillazioni delle percentuali tra un seggio e l’altro, la classifica resta più o meno invariata, ma se si fosse votato solo nelle periferie, Pizza avrebbe avuto buone opportunità di vincere la primo turno, mentre Cipriano avrebbe avuto ben poco da gioire. L’unico trasversale, con una andamento più o meno costante in tutta la città è stato Vincenzo Ciampi.

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