Dopo l’insediamento di Papa Francesco, la Chiesa ha intrapreso un percorso di fede più aperto ai cambiamenti. Ed è ciò che è avvenuto anche in una piccola parrocchia in provincia di Avellino, quella di San Potito Ultra, che da anni, ormai, pratica la realizzazione del presepe.
Quest’anno, però, la comunità religiosa, ha proposto, in maniera abile e provocatoria, un “presepe innovativo”, visitato anche dal Vescovo di Avellino, Francesco Marino.
Il numero uno della Chiesa cattolica irpina ha incontrato gli oltre 30 giovani della parrocchia di Sant’Antonio Abate che lo realizzano ogni anno con grande passione. Il Vescovo si è ritrovato davanti a sé una coppia di persone gay, invece di Maria e Giuseppe, con in braccio un bambino di colore. Al posto di bue ed asinello, una prostituta ed il suo protettore alle spalle. Una scena forte ideata da ragazzi che invitano ad abbattere il muro delle discriminazioni e dei pregiudizi.
Redazione Irpinia
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