Il vanto di essere irpini, Borriello:”Un innesto per reparto ed è A”

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Da “Il Biancoverde” n. 18 del 20/12/2013

“Il vanto di essere irpini” è il gruppo a cui tiene di più. L’amico Pasquale Borriello di Montefalcione, ne ha creati una miriade, servendosi del Social Network Facebook. È il raggruppamento che abbraccia e promuove l’intera Irpinia e conta circa cinquemila iscritti: “Amministro e gestisco con cura i miei gruppi virtuali. Sono un tifoso dell’Avellino dai tempi della Serie A ed il lupo, per me, è un sentimento al quale sono legato da sempre – dichiara – . Per problemi di salute, non sempre mi è possibile andare allo stadio, ma in televisione, posso garantirvi che non perdo una partita della mia amata squadra di calcio. Mi aspettavo di vedere l’Avellino tra le prime della classifica, non resto stupito. Dopo la vittoria del campionato, lo scorso anno, l’entusiasmo ed il fervore sono rimasti alti, elevati. L’unico difetto di questa squadra – prosegue – è, a mio avviso, la mancanza di ricambi equi ed oggettivi. E mi riferisco a tutti i reparti, anche se l’attacco credo sia quello che necessita di maggiore incisività, concretezza e validità nelle alternative.
Galabinov è una ‘torre’ per il reparto avanzato biancoverde. E’ fuori discussione. Lo stesso Castaldo, fa la differenza in qualsiasi gara il mister decida di chiamarlo in causa. Ma malauguratamente entrambi dovessero non figurare in formazione, per infortunio o per squalifica, chi sarebbe all’altezza di sostituirli? Soncin, Biancolino? Non credo.
Per non parlare del centrocampo, anche se la trattativa per il belga Ladriere è, ormai, archiviata con successo. Togni – puntualizza il tifoso che ha composto anche delle poesie ispirandosi all’Avellino Calcio – doveva essere il valore aggiunto di questa squadra. E così non è stato. Il suo gioco è compassato, lento e, secondo il mio punto di vista, non collima affatto con il 3-5-2 impiegato da Rastelli. Mi rincuorano, dunque, le dichiarazioni del presidente Taccone sul mercato di gennaio, nonostante il patron abbia sostenuto, quest’anno, già un ingente esborso. E con le sue uniche forze economiche perché anche Iacovacci è uscito di scena.
Tuttavia, se a gennaio, i dirigenti biancoverdi sosterranno i giusti e mirati innesti, posso confermare di essere ottimista a tutti gli effetti. E non mi riferisco ad una salvezza tranquilla o al raggiungimento dei play off, ma ad un obiettivo ben più ambizioso: la Serie A”.
Si sbilancia Pasquale che conclude la piacevole intervista soffermandosi sul tecnico dell’Avellino e sul meraviglioso pubblico del “Partenio – Lombardi”: “Rastelli è un allenatore serio e competente. Riesce a trasmettere ai suoi sicurezza e grande fiducia. E’ ammirabile per come prepara le gare e studia gli avversari, attuando il calcio moderno a 360°. E’ riuscito a trascinare anche la piazza avellinese dopo periodi di scetticismo e sfiducia. Ha riportato il tifo allo stadio, apporto fondamentale per la squadra”.

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