Il treno di Renzi arriva in Irpinia la prossima settimana

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Pasquale Manganiello – Come anticipato da Irpinianews, Matteo Renzi raggiungerà l’Irpinia a ridosso della Conferenza organizzativa del Partito democratico che si terrà a Napoli. La data non è ancora certa: l’ex Premier sarà in provincia di Avellino tra il 25 ed il 26 ottobre.

Renzi non dovrebbe incontrare il popolo dem nella città capoluogo: sono al vaglio, infatti, due ipotesi legate all’hinterland.

Renzi sarà anticipato da Graziano Delrio che martedì 24 ottobre dovrebbe prendere parte ad un consiglio comunale dedicato all’housing sociale e poi all’inaugurazione della Galleria Pavoncelli.

Intanto, è partito oggi da Roma il treno del Partito democratico che per otto settimane porterà in giro per l’Italia su rotaie, oltre a Renzi, tanti “millennials” tra cui un solo irpino, l’esponente di Future Dem Berardino Zoina.

Il convoglio (5 carrozze, 150 metri di lunghezza, 100 posti a sedere, 107 province toccate, 8 settimane la durata del giro) ha cominciato dunque la sua corsa dal Centro Italia con soste da circa 90 minuti ciascuna a Farfa, Civita Castellana, Narni, Spoleto e Fano. Domani farà tappa, in particolare, nelle zone terremotate mentre giovedì sarà a Pescara, San Salvo e Termoli. Venerdì toccherà Foggia, Barletta, Polignano, San Vito dei Normanni, Lecce e Taranto. Sabato Matera e Bari.

Sulla livrea del treno sono raffigurati i paesaggi della penisola, a far da sfondo alla scritta “Destinazione Italia” e al logo del Pd. Ad accompagnare Renzi nella prima tappa del viaggio ci sono i ministri Graziano Delrio e Maurizio Martina, il capogruppo Ettore Rosato, il portavoce del partito Matteo Richetti, il tesoriere Francesco Bonifazi e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

“Iniziamo un viaggio dentro il cuore dell’Italia. Io non faccio discorsi – ha assicurato Renzi – è un viaggio per prendere appunti: si impara più due ore a Fara Sabina o Civita Castellana che a stare chiusi nelle stanze tradizionali. E’ un viaggio di ascolto, ma anche di impegno, perché in queste zone abbiamo fatto già qualcosa. E’ semplice, tranquillo, anche molto umile: andare ad ascoltare. Si parla spesso di voto utile, io credo molto nel voto umile.”

“Con questa legge elettorale – ha continuato l’ex Premier – se passerà al Senato e speriamo che accada, se una coalizione raggiunge più o meno il 40%, avrà la maggioranza e i numeri per governare da solo. Abbiamo preso il 40% alle europee ed è stato un bel risultato, il 40% al referendum e non lo è stato. Non c’è due senza tre. Lo scopriremo solo vivendo, se guardi i sondaggi io credo che ci possa essere. La larga coalizione? Vorrei vincere le elezioni, vorremmo escludere la grande coalizione perché vinciamo noi. Non abbiamo veti verso nessuno. Punto. Ci interessa capire di cosa si discute e come si discute. Alle elezioni ci saranno centrodestra, centrosinistra col Pd come perno fondamentale ma non solo, e i Cinquestelle. La partita sarà in tre blocchi. Siamo per discutere di cose concrete e non fare polemiche con nessuno.”