Momento delicato per il Teatro “Carlo Gesualdo”, dopo l’addio del commissario liquidatore Pino Terracciano.
La sospensione di quest’ultimo è diventata un caso a Palazzo di Città, con l’Assessore Gambardella che chiarisce: “La questione liquidatoria non è di mia competenza, il Segretario ed il Sindaco la risolveranno al più presto”. Più duro invece il primo cittadino Foti, che tuona: “Il Decreto Madia prevede che i pensionati non possono svolgere ruoli di amministrazione attiva. Il Segretario Feola ha approfondito la materia, mi ha posto la questione successivamente comunicata allo stesso Terracciano. Il commercialista dice di aver riscontrato delle reticenze? Sono problemi suoi, non miei. Non intendo commentare ciò che ha detto”.
La fascia tricolore risponde indirettamente anche a Luca Cipriano, ex presidente dell’Istituzione, che su Facebook aveva accusato l’attuale amministrazione di aver di fatto chiudere il teatro: “C’è qualche anima pia che afferma che il teatro è chiuso, non è affatto così visti i saggi di danza che si sono svolti fino a qualche giorno fa al suo interno. Il dottor Feola ha quasi completato la procedura del bando per l’affidamento, la gara potrebbe indirsi già la prossima settimana. Il Gesualdo rifunzionerà secondo procedure che saranno rigorosamente rispettate”.
I prossimi step sono confermati anche dal titolare alle politiche sociali e culturali, che spiega: “Presto incontreró il delegato alla Cultura della Regione Campania per definire le attività del Massimo cittadino, la Regione ci ha assicurato che il passaggio da istituzione a Comune è imminente, una volta cambiata la ragione sociale si attiveranno anche i finanziamenti”.
E sulle spettanze alle maestranze, Foti e Gambardella chiariscono all’unisono: “La liquidazione rallenta tanti progetti, ma il pagamento degli stipendi arretrati è una nostra priorità: il lavoro è dignità e va pagato”.
Su quest’ultima questione incalzano anche le opposizioni, Alberto Bilotta e Giancarlo Giordano porteranno la questione al prossimo Consiglio Comunale.