Il questore Picone: “In questo territorio male oscuro si chiama Cava e Graziano”

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TAURANO- “In questo territorio il male oscuro si chiama Cava e Graziano. Noi dobbiamo fare nomi e cognomi di coloro i quali hanno inquinato il territorio e fare anche una valutazione sul perché, come diceva il Procuratore, siano riusciti a farlo”. Il questore di Avellino Pasquale Picone, che ha partecipato alla manifestazione di questa mattina a Taurano per l’intitolazione dell’Istituto Comprensivo a Nunziante Scibelli non risparmia certo di farli i nomi e cognomi, visto che per anni tra la fine degli anni 90 e il 2000 ha diretto il Commissariato di Ps di Lauro, investigando proprio sui due clan. Perché allora hanno proliferato ?”Probabilmente perché una parte minimale, ripeto, minimale della società civile e’ stata connivente con le organizzazioni. E forse in quel caso anche una parte delle forze dell’ordine e mi riferisco a tantissimi anni fa, non a quello che sono le risposte date negli ultimi anni dalle forze dell’ordine, hanno svolto forse in maniera anche un po distratta e sottodimensionata la loro attività”. Tempi diversi quelli attuali, anche alla luce del coordinamento garantito dal Procuratore Airoma: “Il tempo è diverso, oggi abbiamo un Procuratore della Repubblica che è il dottore Airoma, che ben conoscendo questo territorio e’ da guida alle forze dell’ordine. L’input dato dal Questore, dato da me e’ che bisogna stare sul territorio, conoscere i fenomeni, intuirli e fornire all’autorità giudiziaria tutti quegli elemento di valutazione che poi consentono di avviare indagini ben fatte che arrivano alla condanna”. Il riferimento è ai risultati ottenuti negli ultimi anni: “Abbiamo svolto un lavoro importante con tutte le forze dell’ordine, quindi Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, seguendo le indicazioni della Direzione Distrettuale Antimafia. In quel caso la Distretttale era il Procuratore Airoma e quindi abbiamo eseguito delle attività che ci hanno consentito di individuare gli autori di efferati delitti e poi arrivare in sede dibattimentale a farli condannare all’ergastolo. Se il territorio da questo punti di vista e’ migliorato, ciò è dovuto all’impegno delle forze dell’ordine coordinate dall’autorità giudiziaria”.