“Il prossimo numero uno di Palazzo Caracciolo? La giusta sintesi dell’attuale consiglio: decidiamo noi, non la politica”. Provinciali, parla Biancardi

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Alfredo Picariello – Uno degli ultimi consigli provinciali dell’era Biancardi si è tenuto questa mattina a Palazzo Caracciolo. Le elezioni per il rinnovo del parlamentino di piazza Libertà e della carica apicale, infatti, sono ormai vicine. Alle “urne” si andrà il prossimo 18 dicembre. I partiti, già da tempo a dire il vero, hanno avviato le grandi manovre. Le amministrative di inizio ottobre hanno dato ovviamente un’accelerata. Dalla cabina elettorale dei 33 Comuni chiamati al voto, sembra esserne uscito rafforzato soprattutto il Pd, che chiaramente cercherà di portare uno dei suoi ad indossare la fascia blu.

Non a caso, il congresso provinciale dei Dem è convocato giusto una settimana prima della disifida elettorale a Palazzo Caracciolo. Ma stamane, l’avvertimento di Biancardi, a margine del consiglio, è stato forte e chiaro.

“Credo sia necessario proseguire sulla strada intrapresa”, sottolinea Biancardi. “La rotta di questo consiglio provinciale è di portare avanti le linee programmatiche e di continuare questo impegno che c’è stato fino ad oggi. Noi chiediamo ai partiti di avere un atteggiamento molto più aperto rispetto alla Provincia. Questo consiglio deve scegliere la continuità e noi siamo nella condizione di dire che possiamo farlo. La politica, quindi, ci ascolti”.

“Il nostro intento è quello di trovare una soluzione che sia la giusta sintesi di questo consiglio”. Biancardi, insomma, sembra voler “investire” della carica di numero uno di Palazzo Caracciolo l’attuale delegato all’edilizia scolastica dell’ente, Girolamo Giaquinto, sindaco di Montoro, in quota “Italia Viva”, lo stesso schieramento al quale lui fa capo e, soprattutto, fa capo il consigliere regionale Alaia che, in questa partita, sembra essere il competitor di Petracca, e dunque del Pd, e del trio Festa-Petitto-D’Agostino, alleato del parlamentare dem Del Basso De Caro.

“Dopo un gran lavoro fatto da me e da questo consiglio, non possiamo di certo abbandonare”, sottolinea ancora l’ex sindaco di Avella. “Bisogna trovare una soluzione unitaria sulla base delle proposte del consiglio provinciale. Per dare continuità al lavoro svolto in questi anni, lasciamo stare la politica, la Provincia è di tutti. Lasciamo fuori la politica da Palazzo Caracciolo”.