Renato Spiniello – Ancora un rinvio, l’ennesimo, per il processo contro il nuovo clan Partenio che si sarebbe dovuto celebrare questa mattina nell’aula bunker di Poggioreale ma che slitterà invece al prossimo 4 dicembre. Avellino, Mercogliano e Monteforte, insieme all’associazione Sos Impresa di Domenico Capossela, si costituiranno parti civili nell’ambito del dibattimento.
Proprio ieri la giunta comunale di Avellino, capeggiata dal primo cittadino Gianluca Festa, ha formalizzato con apposita delibera l’incarico all’avvocato Luigi Petrillo, presidente della Camera Penale Irpina. Sarà lui a presentare la formale costituzione di parte civile dell’ente di Piazza del Popolo al processo. I comuni di Mercogliano e Monteforte, invece, come deciso dai rispettivi sindaci Vittorio D’Alessio e Costantino Giordanno, si avvarranno del legale Nello Pizza.
Sono 23 le persone rinviate a giudizio per reati di usura, estorsioni e detenzione di armi, il tutto con l’aggravante mafiosa. Come spiegato dalla Dda di Napoli nelle oltre mille pagine di ordinanze cautelari, i fratelli Galdieri, Pasquale (sottoposto al 41-bis) e Nicola, avrebbero messo in piedi un sodalizio criminale di stampo camorristico che basava i propri illeciti guadagni principalmente su usura ed estorsioni.
Il clan sarebbe addirittura riuscito a infiltrasi negli appalti delle pubbliche amministrazioni grazie al controllo ormai capillare del territorio provinciale, partendo dalla base di Capocastello a Mercogliano e fino all’Alta Irpinia, finora ritenuta esclusa dalle organizzazioni criminali.
Diversi i filoni d’inchiesta, l’ultimo ha portato proprio recentemente a 14 misure coercitive e al sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni del valore di circa 4 milioni di euro nei confronti dell’organizzazione malavitosa.