Renato Spiniello – “Oggi ho scoperto qui ad Avellino l’Eliseo. Mi hanno raccontato che dentro ci sono spazi e una sala cinematografica da diversi anni non utilizzati, tra le varie cose c’è stato un incendio, e non è l’unico caso in Italia di strutture vuote. La politica deve occuparsi di queste situazioni che degradano le città, per questo occorre intervenire in maniera responsabile per restituire i beni alle comunità, scegliendo formule e progetti che oggi possano funzionare”.
Tappa in Irpinia per il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Alberto Bonisoli, che prima ha visitato il Museo del Carro di Mirabella Eclano, poi ha incontrato cronisti e associazioni (Teatro d’Europa, 99 Posti e Zia Lidia) al Circolo della Stampa del capoluogo e infine ha percorso, accompagnato dal Sottosegretario Carlo Sibilia, dal deputato Michele Gubitosa, dal candidato sindaco di Avellino del Movimento 5 Stelle Ferdinando Picariello e da esponenti della medesima lista, le arterie del centro storico cittadino.
L’attenzione è stata principalmente rivolta all’ex Gil, ormai inutilizzato da anni. La proposta è quella di sottoscrivere un protocollo d’intesa con Palazzo di Città per far nascere, al suo interno, un polo culturale e cinematografico che si inserisca tra le realtà campane già esistenti e che faccia rete con la storia cinquantennale di Giffoni Experience, nel pieno rispetto del vincolo di destinazione della struttura. “La scelta dipende certamente dal futuro sindaco della città – afferma l’esponente dell’esecutivo gialloverde – e chiarisco subito che chiunque verrà scelto dai cittadini avrà il mio appoggio. L’importante è però trovare persone con cui condividere visione e metodo, nel pieno rispetto delle competenze”.
Chiaramente si tratta di un progetto ancora in fase embrionale, come ammesso dallo stesso Ministro che, tuttavia, non si tira indietro rispetto alla possibilità di finanziamenti, qualora venissero chiesti. Di sicuro si dice pronto alla collaborazione, nel caso l’intesa venisse raggiunta con il Comune di Avellino, il direttore e fondatore di Giffoni Experience Claudio Gubitosi. “Giffoni e l’Irpinia sono separate da una montagna e noi già stiamo facendo rete in Campania – ammette – L’ex Eliseo è una struttura chiusa da anni, che nasce come casa del cinema e che continuerà sicuramente in questo percorso, ma affinché ritorni alla collettività c’è bisogno che la parte pubblica lo renda disponibile a giovani e startup. Il Ministero c’è per i finanziamenti, ora servono le idee. Giffoni è pronta a collaborare con chi sarà chiamato a gestire quest’attività, siamo pronti e rispondiamo con piacere a gruppi di giovani che ci chiamano per lavorare. Serve però un po’ di energia e carica per passare oltre”.
“Dopo 40 anni di soldi buttati – conclude il Sottosegretario Sibilia – finalmente c’è qualche idea per l’ex Eliseo, che fino a poco tempo fa era un rudere su cui si faceva campagna elettorale. Oggi c’è un Ministro e c’è una fondazione importantissima come Giffoni che guardano ad Avellino e questa non può che essere una bella notizia, perché potremmo togliere la parola ex davanti all’Eliseo. I vincoli di destinazione d’uso non credo diano problemi, in quanto cinematografia e audiovisivi sono la stessa fetta di un mercato che si evolve. Finalmente si parla di cose reali, non di luci accese in maniera estemporanea o di indagini e inchieste per peculato e falso ideologico”.