Il gruppo “Si Può” presenta il conto. Giordano: “Mediocrità amministrativa, la stessa che si è ricandidata”

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Marco Imbimbo – Una conferenza di fine consiliatura per «rendicontare di fronte ai cittadini sul lavoro che abbiamo svolto», come spiega Nadia Arace, capogruppo di “Si può” che oggi ha illustrato alla città quanto fatto in questi cinque anni di opposizione consiliare.

Un gruppo di minoranza che, inizialmente, vedeva solo Giancarlo Giordano, ma che poi si è ampliato con Arace e Francesca Di Iorio, dopo che hanno deciso di lasciare la maggioranza di Foti.

Abbiamo assistito a una gestione privatistica dell’ente – spiega Arace. Spesso è stato denunciato da noi quanto accadeva nel settore “Servizi sociali”. Così come ci siamo opposti all’abuso del patrimonio pubblico comunale, con strutture a volte assegnate senza bando».

La loro “supervisione” sul lavoro svolto dall’amministrazione Foti ha interessato tutti i settori: «Abbiamo attaccato la logica delle politiche culturali intese come svendita, a cominciare dal teatro “Carlo Gesualdo” – prosegue Arace. Spesso le politiche culturali sono state strumento per racimolare consenso». La capogruppo ricorda anche quanto successo in questi 5 anni sul lato economico dell’ente: «Siamo di nuovo ente strutturalmente deficitario con conseguente aumento delle tasse. Noi invece avevamo chiesto progressività fiscale».

E non manca un passaggio sulle prossime elezioni che vedono in campo proprio Arace alla guida della coalizione di sinistra: «Di fronte a noi ci sono solo portatori di voti senza alcuna idea sulla città».

Francesca Di Iorio sottolinea il ruolo d’opposizione che hanno portato avanti: «Abbiamo sempre cercato di essere costruttivi, portando in Aula argomenti riconducibili alla nostra sensibilità, ma senza ritenerci tuttologi, infatti ci siamo sempre confrontati con gli esperti di settore».

Grande attenzione è stata rivolta dalla Di Iorio alle politiche abitative e sociali, avendo preso parte alla commissione consiliare preposta: «Più volte ho chiesto un’anagrafe sugli alloggi comunali, ma volutamente non è mai arrivata sul tavolo della commissione. Al pari abbiamo chiesto più volte un albo delle associazioni cittadine, insieme a uno screening immobili assegnati».

Secondo Giancarlo Giordano, invece, «questa campagna elettorale ha la stessa cifra della consiliatura appena conclusa: quella della mediocrità. Poi c’è la cifra di questa esperienza amministrativa esemplificabile in alcune vicende: questa è stata la consiliatura del fallimento del teatro, di Acs, della chiusura della piscina, ma anche di un patrimonio pubblico legato ad interessi di consenso».

E poi c’è la questione morale, su cui insiste molto Giordano: «Questa amministrazione è stata interessata anche dalle inchieste che l’hanno investita, eppure le persone coinvolte sono tutte candidate con Pizza». L’esponente d’opposizione rivendica anche le varie battaglie portate in Aula come quella sul caso «bigliettopoli al teatro Gesualdo».

Il giudizio sull’amministrazione Foti non può che essere negativo: «E’ stata l’esperienza politica in cui ho incontrato più incapacità e sono tutti candidati».

La sinistra è pronta a rimettersi in gioco per ritornare a Palazzo di Città e ha deciso di farlo da sola. Dialogare con il centrosinistra era impossibile, per i motivi espressi: «Fuori da noi non abbiamo incontrato grandi novità, anche nella stessa nostra parte politica. Abbiamo preso le misure a tutti», conclude Giordano.