Irpinianews.it

Il Governo cancella le vittime dell’alluvione di Quindici dalla Stabilità. Paris e Santaniello (Pd): “Errore burocratico”

Alluvione in Irpinia nel 1998

La Legge di Stabilità stabilisce un ristoro di 100mila euro per i parenti delle vittime dell’alluvione che il 5 maggio del 1998 provocò 160 vittime tra i comuni di Sarno, Quindici, San Felice a Cancello, Siano e Bracigliano. L’emendamento in questione però riguarda solo il comune più colpito, quello di Sarno dove il fiume di fango e detriti venuto giù dalla montagna uccise 137 persone, insomma determinando una sorta di classifica tra vittime di serie A e vittime di Serie B. Quindici, comune irpino contò quella maledetta sera, 11 caduti.

Un errore da matita rossa quello partorito dal Governo, sul quale intervengono anche la presidente del Pd irpino Roberta Santaniello e la parlamentare e responsabile nazionale Enti locali del Pd Valentina Paris.

“Non c’è ombra di dubbio che ci sia stato un errore – spiega Santaniello – l’alluvione del ’98 è stata per noi quindicesi un momento di dolore inimmaginabile e quindi il ristoro alle famiglie è solo un piccolo modo per alleviare la sofferenza occorsa. Ho interessato i parlamentari Paris e Manfredi che hanno promesso di fare di tutto per correggere quanto scritto. Non molleremo la presa e il governo che tante volte ci ha ascoltato non ci lascerà soli in nessun modo”.

Proprio Valentina Paris, deputata irpina e responsabile nazionali Enti locali del Partito Democratico, interviene sul tema: “Non c’è dubbio che nella legge di stabilità l’espressione “vittime dell’alluvione di Sarno” crei un’incomprensione burocratica che esclude il Comune di Quindici dal riconoscimento del ristoro alle famiglie delle frane del 1998. Stiamo tracciando la strada per correggere la norma e integrare l’indennità e nei prossimi giorni avremo notizie in merito”.

Exit mobile version