Il futuro del Centro di Valle “agita” la maggioranza: “Nasce per gli autistici e non dovrà cambiare destinazione”

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Alfredo Picariello – Sembra addirittura che sia imminente una riunione di maggioranza sulla questione, una riunione che potrebbe essere “infuocata”. Le questioni da chiarire sul futuro del Centro per l’Autismo di Valle sono tante e non di poco conto e riguardano soprattutto la gestione futura della struttura. Fatto salvo che spetta all’Asl la gestione, qualcuno, però, vuol capire un po’ di cose. La “paura” è che l’azienda sanitaria non si limiterà a spostare Neuropschiatria Infantile a Valle. Il timore è un altro: lo spostamento completo del Centro “Australia” che, oggi, versa in condizioni non proprio ottimali. Ciò significherebbe dare meno spazio agli autistici. “Faremo le barricate”, dice un consigliere comunale di maggioranza.

Del resto, c’è chi lo dice espressamente. “Il progetto nasce come centro per l’autismo e questo dovrà essere”. A parlare è Antonio Cosmo, della Settima Commissione Consiliare, che ha organizzato stamane – insieme alla Quarta Commissione – un sopralluogo presso la struttura. “Mi compiaccio – aggiunge – che sia quasi terminata. Per la gestione, abbiamo convocato per lunedì mattina una riunione congiunta Commissione lavori pubblici e Commissione politiche sociali. In quella sede, ci saranno anche le associazioni ed in genitori. Troveremo insieme le soluzioni più consone a tutti”.

Gerardo Melillo, presidente della Commissione Lavori Pubblici, è molto chiaro: “Inviteremo l’Asl per capire cosa sta accadendo. E’ importante arrivare a tagliare il traguardo e consegnare la struttura alla città. Questo centro ce lo invidieranno tutti, ne sono convinto”.

I genitori dei ragazzi autistici sono sul piede di guerra. L’Asl, di punto in bianco, avrebbe tolto dal progetto originario la possibilità, per i ragazzi, di domiciliare anche presso la struttura. “Chi ha autorizzato l’Asl, come si permette?”, tuona Elisa Spagnuolo, genitore e presidente dell’associazione “Aipa”. “La struttura è degli avellinesi, del Comune, dei ragazzi autistici e non dell’Asl”.

“Cambiare la destinazione d’uso è un fatto molto grave”, sottolinea Rossana Della Vecchia. “Vediamo che tutto è stato asfaltato, mentre invece il progetto era chiaro: qui doveva sorgere anche una fattoria sociale per i bambini. Questo accade perché ormai le associazoni sono state messe da parte

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