Il Comune rischia di rimanere senza dipendenti. Carbone: “Pronti a nuove assunzioni”

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Marco Imbimbo – A piazza del Popolo stanno andando incontro a un problema serio: la carenza di personale. «Vogliamo avviare le procedure per implementare il numero dei dipendenti», spiega l’assessore al ramo, Anna Carbone. «Il Comune è ente strutturalmente deficitario? Non è un problema per le assunzioni», sottolinea.

Tra dirigenti, funzionari e dipendenti, in pianta organica oggi ci sono 340 unità, compreso quanti andranno in pensione quest’anno. E pensare che si era partiti da una dotazione organica post Terremoto di circa 800 unità quando, la ricostruzione del dopo sisma, portò il Comune ad implementare necessariamente il suo personale. L’ultimo piano di fabbisogno, redatto qualche anno fa dall’ex assessore al Personale, Annarita Marchitiello, aveva indicato in circa 600 unità quelle necessarie a far funzionare Palazzo di città a pieno regime. Oggi il personale è sceso a 340 dipendenti.

L’argomento è stato affrontato dalla prima commissione consiliare, presieduta da Mafalda Galluccio, a cui ha partecipato anche l’assessore Carbone. «Il Comune è sottorganico, mancano dirigenti e dipendenti – spiega al termine dell’incontro. Quest’anno ci sarà un’altra tornata di pensionamenti e ci auguriamo di riuscire a portare a termine le procedure che abbiamo intrapreso, ma anche avviarne di nuove. Ovviamente bisogna anche fare i conti con gli strumenti finanziari che creano non pochi problemi, 0perché bisogna acquisire tutti i pareri necessari e approvare in tempo tutti atti».

Si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo perché, gli atti che servono compreso il piano di fabbisogno, andranno preparati a stretto giro. Entro il 31 marzo il Consiglio comunale dovrà approvare il bilancio di previsione, in cui inserire anche questi prospetti. Parlando di personale e di numeri, la Carbone spiega: «Attualmente ci sono circa 340 unità. Con le ultime novità legislative della legge Madia, non si parla più di dotazione organica, altrimenti avremmo dovuto veramente dire che c’è un vuoto rilevante perché, dagli 800 posti in dotazione siamo scesi a circa 300».

Nonostante le novità legislative, qualcosa andrà fatto per rimpinguare il personale dell’ente: «Quanto meno dobbiamo ripianare i numeri che vengono meno con i pensionamenti, anche quelli degli anni passati – spiega Carbone. Poi, se ci riusciamo, proviamo ad implementare qualche settore come la Polizia Municipale, ma anche i dirigenti». Anche in quest’ultimo caso c’è un dimezzamento rispetto a quanto necessario al corretto funzionamento dell’ente. Al momento risultano 6 dirigenti in pianta organica, compreso il Comandante Arvonio, ma c’è anche chi è in attesa del pensionamento.

Insomma, una situazione non facile per la gestione del Comune che, da quest’anno, è di nuovo ente strutturalmente deficitario. Uno status che impone un modo di procedere molto più delicato, ma non blocca le assunzioni come ribadisce la Carbone. «Finora c’è stata molta confusione su questo aspetto. Le assunzioni si possono fare, noi siamo ente strutturalmente deficitario per aver sforato alcuni parametri che non riguardano la spesa del personale. Quindi non c’è un blocco sulle assunzioni, ma dobbiamo preventivamente acquisire l’autorizzazione della commissione finanze enti locali, a Roma».

Una volta ottenuta, si può procedere con le assunzioni e i primi passaggi saranno quelli della mobilità obbligatoria e volontaria.