Il Colonnello Bramati lascia l’Irpinia: tre anni di inchieste e duri colpi inferti ai clan

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Dopo quasi tre anni il Colonnello Luigi Bramati lascerà il prossimo mese il ruolo di Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Avellino. Ad attenderlo un nuovo e prestigioso incarico al nord Italia.

Varie le attività investigative e interdittive svolte in questo lungo periodo al vertice dell’Arma irpina: dai grandi sforzi messi in campo nel periodo pandemico agli arresti che hanno permesso di smantellare il nuovo clan Partenio e frenare le ambizioni degli ultimi boss dei clan Pagnozzi, Cava e Graziano. Diverse anche le indagini che hanno travolto alcune amministrazioni comunali irpine, su tutte quella di Pratola Serra. Ma l’impegno del Colonnello Bramati è stato anche quello rivolto all’attività di sensibilizzazione in modo particolare dei più giovani, in un periodo contrassegnato da brutti episodi di violenza giovanile.

Bramati lascia dunque un territorio particolare dove molto è stato fatto ma al tempo stesso la criminalità organizzata, nonostante i durissimi colpi inferti, continua a essere presente. Stando a quanto riferisce l’ultima relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia, in ragione della particolare posizione geografica, i clan irpini si caratterizzano per le alleanze tra le organizzazioni locali e i sodalizi camorristici originari delle province limitrofe.

Il suo successore alla guida della Benemerita irpina avrà il solco ben tracciato su cui lavorare per mantenere alti gli standard di sicurezza di questo territorio.