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Il centro per l’autismo di Valle non sarà gestito dall’Asl: Festa scopre le carte

Il centro per l’autismo di Valle non sarà gestito dall’Asl. Il sindaco di Avellino scopre le sue carte al termine dell’incontro, che si è tenuto nella sua stanza, con i rappresentanti del Tribunale diritti del cittadino-Garante per le diverse abilità, Varrecchia e D’Anna. Festa è stato sollecitato a dare risposte sul futuro della struttura dopo 16, lunghi anni di attesa: il centro di contrada Serroni è ormai concluso, quando sarà aperto?

Il primo cittadino non si è voluto pronunciare sui tempi ma rassicura che non saranno lunghi. “Il periodo delle chiacchiere è finito”, ha affermato. “In questi mesi abbiamo lavorato sodo, in silenzio, sia riguardo la parte strutturale, assicurandoci la gestione dei suoli, sia per quel che riguarda la gestione”.

Ecco che entra in gioco l’Asl. “A febbraio, dopo una riunione in Prefettura – ricorda Festa – fu effettuato con l’Azienda sanitaria un sopralluogo. Al Comune non è mai arrivato nemmeno il verbale di quell’ispezione. Per questo motivo, l’amministrazione ha pensato ad una soluzione diversa che garantisca, innanzitutto, le famiglie ed i ragazzi con lo spettro dell’autismo, un numero che cresce costantemente ad Avellino”.

“E’ nostra intenzione garantire, in tempi brevi, il miglior servizio possibile. Stiamo lavorando ad una partnership con una struttura. Per il momento, non posso svelare altro, perchè siamo in trattativa. Ma è la migliore risposta che possiamo dare alle famiglie ed ai ragazzi. E’ un’intesa di grande qualità, ve lo assicuro”.

Varrecchia e D’Anna, dal canto loro, si augurano che si faccia in fretta. Varrecchia lo chiede a gran voce, D’Anna – papà di una ragazza autistica – è ormai allo stremo, sua figlia ha bisogni di spazi come il centro di Valle.

A dire il vero, Varrecchia però non appare molto propenso ad “aprire” ad un privato, cosa che ormai sembra quasi certa dopo le dichiarazioni del sindaco. Preferirebbe che la struttura di contrada Serroni venga gestita dalla sanità pubblica”.

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