In Irpinia, la Vigilia di Capodanno è un momento di grande significato, ricco di tradizioni culinarie che celebrano la fine dell’anno con piatti tipici e convivialità. La cucina irpina, semplice ma ricca di gusto, si prepara ad accogliere il nuovo anno con un cenone che mescola storia, famiglia e, naturalmente, il piacere di stare insieme.
Il menù della vigilia è tradizionalmente a base di pesce, ma anche di prodotti locali freschi e genuini. Gli antipasti comprendono spesso piatti come il baccalà fritto, le alici marinate, i fritti misti di pesce e le sardine. Il pesce, simbolo di abbondanza e di purificazione, è l’ingrediente principale di una serata che non rinuncia alla tipicità e alla qualità.
I primi piatti sono ricchi e saporiti, con spaghetti alle vongole, linguine con il baccalà o cavatelli con il sugo di pesce a farla da padrone. Ogni famiglia, però, ha le proprie varianti e tradizioni, spesso tramandate da generazioni.
Tra i secondi piatti, oltre al baccalà preparato in vari modi, è molto diffuso il tonno, il capitone o il pesce spada, che vengono cucinati con pomodorini, olive e aromi. A completare il menù, non può mancare una buona insalata di rinforzo, che in Irpinia è spesso preparata con cavolfiore, acciughe e olive, accompagnata da una buona focaccia.
I dolci della vigilia sono anch’essi una tradizione irpina: i roccocò, i mostaccioli, i struffoli e il tartufo rappresentano i punti dolci di un pasto che celebra il meglio della gastronomia locale. Il tutto è accompagnato da vino Fiano di Avellino o Aglianico, due delle principali eccellenze vinicole della zona, e naturalmente, da un brindisi con spumante per accogliere il nuovo anno.