Alfredo Picariello – Tre ore per costituire una Commissione, seppur speciale. Il consiglio comunale di Avellino, questa sera, molto probabilmente ha toccato uno dei suoi momenti più bassi e oscuri. La nascita della Commissione Speciale sulle opere incompiute della città è stata un parto lungo e travagliato. Il pomo della discordia, manco a dirlo, il consigliere comunale eletto in quota 5 Stelle, Luigi Urciuoli che, tra l’altro, è il proponente della Commissione.
La Commissione è stata votata all’unanimità dal civico consesso, con l’astensione di Nicola Giordano. Ma la la seduta si è infuocata quando è stato reso noto il primo elenco dei componenti della Commissione che, essendo speciale, è composta da 15 consiglieri.
Nel primo elenco, in quota minoranza, risultavano componenti Dino Preziosi, Ettore Iacovacci, Nicola Giordano, Francesco Iandolo e Ferdinando Picariello. Per la maggioranza, invece, Gabriella D’Aliasi, Luigi Urciuoli, Gerardo Melillo, Gennaro Cesa, Antonello De Renzi, Francesca De Vito, Giovanni Cucciniello, Alessandra Iannuzzi e Mirko Petroziello.
A questo punto, Urciuoli si è alzato ed ha dichiarato che lui fa parte della minoranza. Apriti cielo. Tutto è stato rimesso in discussione. La minoranza ha chiarito che i suoi sei nomi erano quelli e che non si tornava indietro. Quindi è stato necessario il ricorso alle urne con voto segreto. La minoranza ha confermato i sei nomi, la maggioranza anche, però evidenziando chiaramente il proprio voto per Urciuoli. Ora la Commissione dovrà esprimere il Presidente.
Per Nicola Giordano si tratta di una Commissione inutile. “Il consiglio comunale è chiamato a programmare, non a trovare colpevoli. La Commissione è solo un contentino ad Urciuoli”.
Al termine della votazione, Preziosi ha affermato: “Urciuoli non lo abbiamo votato noi. La maggioranza ha fatto un’ingerenza nella lista della minoranza. O si invalida la votazione oppure noi ci dimettiamo in blocco dalla Commissione. Urciuoli fa parte della maggioranza allora? Erano liste bloccate, la minoranza doveva votare per la minoranza, la maggioranza per la maggioranza. Ma la maggioranza ha votato uno della minoranza”.
Il civico consesso si era aperto con un minuto di raccoglimento per l’architetto Carmine Petracca, morto pochi giorni fa, chiesto da Nicola Giordano.