Il taglio del nastro è stato affidato agli esponenti della famiglia Capone, Gerardo, Ciriaco e Carlo, mentre la benedizione è stata impartita da padre Antonio Venuta, parroco superiore del santuario della Madonna di Carpignano.
E’ stato il sindaco Vincenzo Sirignano ad esprimere il doveroso ringraziamento da parte della comunità alla famiglia Capone “esempio di rettitudine, moralità e impegno”. Il primo cittadino ha espresso vivo compiacimento per quanto realizzato, “un progetto supportato della pubblica amministrazione che siamo certi potrà rilanciare il commercio dell’intera area”. Ed è stato proprio Sirignano a consegnare a Costantino Capone una targa, “plauso ad un momento di crescita e di sviluppo della comunità”. In ricordo del nonno, Costantino Capone, visibilmente commosso, ha aperto il suo intervento sottolineando come il centro sia non solo un polo per lo shopping, ma un punto d’incontro e di socializzazione per i quaranta paesi che ruotano intorno a Mirabella Eclano. Nella strategia di Capone, il Carro acquista una funzione sociale, un investimento sul territorio, presupposto di miglioramento della vita. Un centro commerciale, che tra l’altro, date anche le dimensioni, rappresenta una grande sfida in un momento di crisi: le sue dotazioni di moderna tecnologia ed una architettura moderna ben si sposano con il contesto ambientale della Valle del Calore.
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