Il basket secondo Flavio Tranquillo: “C’è crisi di contenuti”

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Il campionato italiano entra nel vivo. Nel mese di aprile si giocherà ogni tre giorni prima della pausa dovuta alle Final Four di Eurologa, che si disputeranno ad Atene, in casa del quasi certo finalista Panathinaikos. Nessuna squadra impegnata italiana e in Europa, fatta eccezione per la Virtus Bologna impegnata in Fiba Cup. Il torneo italiano quest’anno non sarà stato avvincente come in passato a causa del dominio incontrastato di Siena, ma ha offerto notevoli spunti d’interesse, in particolare extra-cestistici. Dalla penalizzazione di Livorno, al caso Benetton che ha interessato non solo il sodalizio veneto, ma anche la Fip e la Legabasket. Di questo e di altro ancora abbiamo parlato con Flavio Tranquillo, cronista di Sky, che oltre ad essere un bravo giornalista e commentatore televisivo, lo scorso anno è stato supervisore nella realizzare le Final-Four di Praga. In passato ha collaborato con la Legabasket e ha continui rapporti con i vertici dell’Euorolega. Insomma un uomo, un personaggio dai tanti volti tutti da scoprire.
La prima domanda è d’obbligo e riguarda i recenti eventi, che poco hanno a che fare con il basket giocato ed hanno visto coinvolta una delle più importanti società del basket italiano e volti noti di Fip e Lega.
Caso Benetton, caso Lorbek o Cuccarolo, a Treviso hanno sbagliato o ci hanno provato?
“Ambedue ovviamente, ma non si può esaurire il discorso in una riga. Cirelli per la Benetton e Zanetti per la Lega sono due persone eccezionali. Non sarò certo io a giudicarli”.
Quindici i punti di penalizzazione, ma è giusto punire la squadra ed il lavoro dei giocatori per colpe non loro? Non sarebbe stata più corretta una bella multa? In questo caso non si potrebbe parlare di campionato falsato?
“Non è giusto, la penalizzazione così è uno strumento fuori dal tempo per molti motivi, specie se ad irrogare la sanzione è chi ha permesso a Lorbek di giocare”……
Napoli, Milano, Bologna. Tre grandi squadre che quest’anno hanno deluso tantissimo. Quali secondo lei le cause?
“Varie, in generale poca pazienza e poca voglia di verificare davvero le scelte. Troppa fretta di cercare il colpevole dove spesso non c’è”.
Ramel Curry sta stupendo un po’ tutti gli addetti ai lavori. So che è ‘innamorato’ di David Vanterpool, ma secondo lei Curry potrebbe raggiungere i vertici europei?
“Certamente oggi la guardia di Avellino in attacco vale già più di David, se migliora nel giocare senza la palla può raggiungere grandissimi traguardi. Migliorando magari anche dietro”.
Non ha grande comprensione del gioco come Vanterpool, è vero e neanche un gran fisico, ma non forza mai i tiri e sa usare entrambe le mani. Questo è un vantaggio?
“Soprattutto, è sempre in equilibrio e mi sembra sempre concentrato, in questo assomiglia a David”.
Come mai secondo lei Radulovic è stato dimenticato dalle squadre italiane?
“Forse perchè non può fare lo specialista e come punta “costa” tecnicamente parecchio, ma rimane un bel giocatore”.
Quando l’Italia di club tornerà al vertice del basket europeo? E’giusto che il sistema finanziario italiano imponga alle società di pagare l’80% di tasse sullo stipendio dei giocatori?
Le tasse contano, ma fermarsi lì sarebbe un po’ riduttivo. È una crisi di contenuti…..
“Parole e Musica” di Flavio Tranquillo(di Giovanni La Rosa)

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