“Siamo a pochi giorni dal consiglio d’Amministrazione previsto per il prossimo 9 ottobre che dovrà ricapitalizzare o portare i libri in tribunale e nulla si è mosso dall’ultimo incontro al Mise del mese scorso. Siamo fortemente preoccupati”.
Queste le parole di Giuseppe Zaolino, segretario generale della Fismic, al termine della riunione straordinaria di questa mattina presso la sede provinciale del sindacato. All’incontro hanno partecipato anche i delegati Giovanni Garofano e Gerardo Novino per esaminare lo stallo preoccupante della vertenza IIa .
Per il sindacalista “il rincorrersi di indiscrezioni giornalistiche che un giorno parlano di un industriale pugliese dell’indotto Fiat, poi la possibilità di una società cinese (voci tutte smentite) fanno aumentare la tensione e la preoccupazione fra i lavoratori di Valle Ufita. In questa estate di chiacchiere ed ipotesi tramontate – prosegue – sono stati bruciati milioni di euro che potevano essere utilizzati per il rilancio della società e riportare al lavoro i 500 dipendenti di Flumeri e Bologna. La Fismic pensa che sia ancora a portata di mano una soluzione seria e duratura. Il riassetto societario e la modifica della Fornero potranno consentire una ripartenza veloce”.
Per Zaolino “mandare in pensione con quota 100 più di un terzo dell’organico e consentire l’assunzione di almeno cento giovani ridarà competitività all’azienda e consentirà l’acquisizione di nuove commesse anche in campo internazionale”.
Poi lancia un appello al ministro del Lavoro, Luigi Di Maio.”Ci convochi entro venerdì 5 ottobre perché una soluzione è ancora possibile, mettendo da parte risentimenti politici e facendo prevalere il buon senso e l’interesse generale”.