IIA, la Fiom scarica Del Rosso: “Servono nuovi investitori”

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Fiom all'attacco

Marco Grasso – Industria Italiana Autobus in panne, la Fiom Cgil irpina e di Bologna chiedono nuovi imprenditori. “Siamo al paradosso che ci sono le commesse, c’è il lavoro, ma si continua a produrre all’estero. Il progetto Industria Italiana Autobus ha un senso se si produce in Italia: il polo unico è nazionale, il progetto sostenuto dal Mise è questo, deve essere questo”.

In collegamento dalla sede Fiom di Bologna, in conferenza stampa con le Rsu degli stabilimenti ex Irisbus di Flumeri e BredaMenarini di Bologna e il segretario irpino Sergio Scarpa, Bruno Papignani attacca la gestione Del Rosso. “Con i soldi pubblici posso fare produzione anch’io. Serve un azionista, pubblico o privato che sia, per avviare una nuova fase. È chiaro che Del Rosso da solo non può farcela. Il Governo deve dare le necessarie garanzie ad un’operazione che ha portato avanti in questi mesi”.

Scarpa lancia un appello al governatore De Luca. “A fine anno scadranno gli ammortizzatori sociali, e non abbiamo ancora capito il ruolo della Regione. Siamo molti preoccupati per il futuro di operai che hanno lottato per tenere in piedi questo stabilimento. In Emilia Romagna c’è un’attenzione diversa. A De Luca non chiediamo corsie preferenziali, ma impegno e garanzie in base a quanto sottoscritto in sede ministeriale. È assurdo che non siamo riusciti ancora ad avere un confronto su questa vertenza”.

Il rischio spezzatino è dietro l’angolo, anche per questo la Fiom di Bologna e irpina hanno deciso di fare fonte comune. I lavoratori dei due stabilimenti credono che il progetto debba essere unico. “Bologna ha bisogno di Flumeri e Flumeri di Bologna. Questa vertenza sembra non interessare nessuno. Ho l’impressione – precisa Silvia Curcio – che con il nuovo governo ci toccherà ripartire da zero, e intanto il mercato rischia di andare altrove nonostante impegni e commesse”.