IIA, i sindacati: “Il 5 dicembre manifesteremo a Roma. Basta promesse, subito un incontro al Mise”

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“Le scriventi organizzazioni sindacali esprimono una forte preoccupazione circa i ritardi e le incertezze sulla composizione societaria della Industria Italiana autobus ancora in via di definizione, e temono che le promesse avanzate qualche giorno fa da parte del Ministro Di Maio inizino a vacillare”.

Così in una nota le segreterie provinciali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm: “Vogliamo ricordare alle Istituzioni ed in modo particolare al governo che tra un mese scade la cassa integrazione e ad oggi non c’è un soggetto che possa richiederla.

Il tempo è scaduto e i rinvii conditi da inutili rassicurazioni non bastano più, pretendiamo di sapere dopo tre mesi di sole promesse, la soluzione definitiva che si sta individuando per rilanciare il polo di autobus in Italia.

Non ci confortano neanche le notizie che arrivano dalla Regione Campania in merito alla revoca del contratto per 47 autobus per inadempienze del costruttore.

La Regione Campania avrebbe dovuto avvisare anzitempo il sindacato in merito ai rischi in corso per la perdita della commessa, in modo da sottoporre all’attenzione del governo la problematica e tentare di evitare l’ennesima beffa”.

I sindacati, quindi, sollecitano nuovamente il Governo e chiedono la convocazione urgente di un tavolo “per affrontare i nodi relativi al nuovo assetto societario e al rinnovo della cassa integrazione”. Inoltre, attraverso il comunicato stampa annunciano “per il 5 dicembre 2018 una manifestazione a Roma davanti al Mise al fine di ottenere le risposte attese”.

Il prossimo 4 dicembre, invece, si terrà un’assemblea dei lavoratori presso lo stabilimento di Flumeri per organizzare gli autobus per Roma. “Non si escludono altre iniziative molto forti sul territorio, considerato che il livello di attenzione dei rappresentanti Istituzionali locali ai vari livelli e della politica locale, compresa quella Regionale è inversamente proporzionale all’attenzione nonché all’impegno che le organizzazioni sindacali stanno ponendo in questa delicata vertenza”.