IIA, ancora uno stop da Roma. Ultimi 30 giorni per chiudere l’operazione

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Marco Grasso – Non c’è ancora nessuna soluzione per l’ex Irisbus di Flumeri. L’assenza dell’amministratore delegato di IIA Stefano Del Rosso ha pesato non poco sull’esito, tutto sommato interlocutorio, di un confronto che avrebbe dovuto segnare una svolta nell’infinita trattativa che dovrebbe portare al rilancio definitivo del polo nazionale degli autobus.

Così non è stato. E ora tutta l’attenzione è rivolta all’assemblea dei soci di IIA, in programma domani mattina, venerdì 9 novembre, a Roma.

Il confronto interno alla società guidata da Del Rosso dovrebbe mettere a disposizione altri 30 giorni utili a completare il percorso di ridefinizione degli assetti societari. Insomma il rischio fallimento e  messa in liquidazione anche se non ancora definitivamente accantonato, come si immaginava alla vigilia del vertice ministeriale, è quantomeno congelato.

Da Roma arriva però anche qualche buona notizia, come i positivi passi in avanti di Invitalia e Leonardo, al momento gli unici partner pubblici pronti ad andare avanti. Leonardo ha deliberato per garantire, con 5 milioni di fideiussione, le 3 commesse di Roma capitale e Nord Est trasporti. Invitalia, come noto, ha già deliberato l’ingresso nel capitale alle condizioni di legge.

Ancora dubbi su Ferrovie dello Stato che non ha deliberato l’ingresso nel capitale e ha dichiarato che la decisione sarà presa entro un mese, quando si concluderanno le verifiche finanziarie e industriali in corso.

La Fiom ritiene indispensabile “che, alla luce dell’incontro di oggi, proprietà e governo garantiscano continuità aziendale nell’assemblea dei soci di domani”. La Fiom ha chiesto di lavorare per ridurre i tempi necessari all’assestamento degli assetti proprietari “e aprire il confronto sul piano industriale e occupazionale”.

Il sindacato chiede anche che si lavori per il rispetto dei tempi della consegna degli autobus ai cittadini, evitando le penali. “A questo scopo è necessario che si ripristini una governance per fare fronte alle esigenze produttive”. In vista della scadenza di fine anni degli ammortizzatori sociali per i lavoratori di Flumeri, “è indispensabile – aggiunge la Fiom – l’avvio di un confronto per tutelare l’occupazione”.

Sullo sfondo il diverso ruolo svolto dalle Regioni Emilia Romagna da una parte e Campania dall’altra. Il presidente emiliano Stefano Bonaccini ha ribadito la disponibilità a collaborare con il Governo, a conferma della disponibilità economica per investimenti specifici verso le aziende. Decisamente meno incisivo l’ente di Palazzo Santa Lucia.