Il decollo del progetto di polo unico nazionale di produzione degli autobus deve attendere. L’ennesimo confronto ministeriale sulla vertenza della Industria Italiana Autobus non serve a fugare i dubbi dei rappresentanti sindacali e dei lavoratori.
Il tavolo aperto presso il Dicastero dello Sviluppo Economico riconsegna la necessità di allargare la compagine societaria per assicurare respiro ad un’azienda che, nata da appena tre anni, vanta già un credito dalle pubbliche amministrazioni di 28 milioni di euro per commesse evase.
Il confronto è stato aggiornato all’ultima settimana di gennaio, al fine di fare un ulteriore punto della situazione e verificare le evoluzioni registrate.
I sindacati sono pure preoccupati dalla decisione del presidente dell’IIA, Stefano Del Rosso, e dei vertici della società di dirottare – ancora per il 2018 – una parte della produzione in stabilimenti esteri. Una prospettiva rispetto alla quale è stato chiesto un ripensamento.
L’amministratore unico della società ha, però, spiegato con una serie di slide dettagliate, la necessità di consegnare i primi autobus già nel corso delle prossime settimane. Per questo, l’azienda sarebbe quasi costretta a dirottare all’estero parte delle produzioni. La possibilità di sciogliere il nodo finanziario assicurerebbe il definitivo decollo di un progetto che ha già numeri importanti.
Il presidente Del Rosso li evidenzia in dettaglio nel corso dell’appuntamento ministeriale: la Industria Italiana Autobus ha già in portafoglio commesse per 584 mezzi da consegnare nel corso dell’anno appena cominciato e altri cento mezzi da consegnare nel prossimo anno.