IIA, accordo alla ex Bredamenarini di Bologna: “Scongiurati 46 licenziamenti”

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E’ stato sottoscritto un accordo quadro tra la Regione Emilia-Romagna, il Ministero dello Sviluppo economico, Città metropolitana di Bologna, il Comune di Bologna le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm e Industria Italiana Autobus (il colosso industriale nato dalla fusione della ex Irisbus di Flumeri e ex Bredamenarini) che evita i 46 licenziamenti, dichiarati dall’azienda con l’apertura della procedura di mobilità, nel mese di maggio scorso.

Il sindacato fa sapere inoltre che l’azienda ha comunicato di avere sostanzialmente definito con Finmeccanica, proprietario dell’immobile in cui oggi viene svolta l’attività industriale, un accordo che porterà all’acquisizione dell’area produttiva di 600 metri quadri (di cui 15 coperti). A garanzia della produzione sul territorio bolognese con l’acquisizione dello stabile verrà creato un nuovo layout del sito industriale con investimenti pari a circa 4 milioni di euro, entro il 2020, finalizzati ad una capacità produttiva di circa 300 autobus. In particolare il core business dell’azienda sarà la progettazione, la produzione e la commercializzazione dell’intera gamma di autobus rivolti al traffico urbano ed interurbano.

Durante questa riorganizzazione è prevista la cassa integrazione straordinaria. L’azienda – aggiungono i sindacati – “si è, inoltre, impegnata poi alla ripresa della produzione ad avviare una campagna di assunzioni di lavoratori diretti alla produzione, privilegiando i lavoratori oggi ad Avellino e di procedere con assunzioni di giovani con l’alternanza scuola lavoro e contratti di apprendistato professionalizzante per ritornare all’organico del 2014”.

Per ovviare agli squilibri tra lavoratori diretti e indiretti l’azienda “favorirà e i passaggi di mansione e incentiverà fuori uscite con una mobilità non oppositiva. Inoltre grazie all’aumento previsto di produttività – chiosano le sigle sindacali – si auspica che si possano assorbire parte degli esuberi presenti al momento La Regione Emilia-Romagna si è impegnata ad esaminare e supportare progetti di riqualificazione formazione professionale per creare nuove opportunità di lavoro per il personale in esubero”.

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