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Iacp, la protesta non si ferma. Il sindacato prepara una nuova mobilitazione

Nominato il nuova Cda di Acer. Il presidio unitario del sindacato e delle associazioni degli inquilini e assegnatari di lunedì scorso, presso tutte le sedi degli istituti autonomi case popolari della Campania, “ha avuto un primo risultato nella nomina del Cda dopo mesi di blocco dell’iter della riforma, con il risultato di un ulteriore abbandono delle periferie, la sospensione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei quartieri di edilizia residenziale pubblica, il sostanziale blocco delle attività amministrative anche per l’aggravamento della mancanza di personale”, si legge nella nota sindacale.

“Ma, ovviamente, la sola nomina del Consiglio di amministrazione non basta perché, in assenza dei nuovi Regolamenti per la gestione, le attività dell’Acer, non possono essere avviate, con la conseguenza di una ulteriore paralisi con l’aggravante del blocco delle attività ordinarie degli enti disciolti che sono posti in liquidazione”.

“La Giunta regionale ha il dovere di rispondere in ordine alle questioni di merito poste dalle parti sociali e anche dagli stessi Comuni in ordine alla riforma della gestione: canoni, assegnazioni, regolarizzazioni locative e amministrative soprattutto con riguardo alla morosità pregressa per la quale le Organizzazioni e Associazioni sindacali si sono adoperate nei confronti dell’utenza per il recupero, ma con il solo risultato di un peggioramento della qualità e quantità dei servizi”.

“Le Organizzazioni dell’inquilinato hanno chiesto di salvaguardare il principio della socialità dell’ERP che faccia i conti con il disagio economico che vivono la gran parte degli assegnatari e della scarsa qualità del patrimonio, in molti casi privo perfino dei requisiti di abitabilità, sollecitano il confronto per individuare tutte le risorse per la politica abitativa, per concordare scelte e priorità per valorizzare il patrimonio abitativo pubblico e il recupero urbanistico per migliorare il benessere degli inquilini e risposte concrete al crescente fabbisogno abitativo”.

Sunia, Sicet, Uniat e Assocasa confermano “tutto quanto posto a base dei presidi unitari tenuti nella giornata odierna e preannunciano nuove e più incisive iniziative se la questione non dovrebbe avere a breve uno sbocco positivo”. Per la prima decade di luglio è previsto un attivo unitario di tutte le strutture per un esame complessivo della situazione e la definizione di un puntuale programma di iniziative articolate in tutto il territorio regionale.

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